Cos’è la tecnologia cell-broadcast sulla quale si basano i messaggi di IT-alert
Il sistema IT-alert in fase di test si basa sulla tecnologia cell-broadcast. Di cosa si tratta e come funziona?
04/07/2023 di Ilaria Roncone
Partiamo da un presupposto fondamentale: quelli che riceviamo tramite IT-alert – più precisamente, che coloro che sono nelle aree interessate alle fasi di testa stanno ricevendo, non sono SMS. Si tratta di messaggi basati sulla tecnologia cell-broadcast. Cosa vuol dire e come funziona questo tipo di sistema? Nelle risposte che daremo in questo articolo ci sono anche quelle alle tante domande che i cittadini si stanno facendo – la più banale (perché ricevo questo messaggio se non ho fornito il mio numero di telefono?).
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Cos’è la tecnologia cell-broadcast
Si tratta di una modalità di comunicazione unidirezionale e generalizzata di messaggi di testo brevi che viene attualmente prevista nelle reti di telefonia cellulare. I messaggi vengono inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine in una maniera tale che siano interessati i dispositivi corrispondenti all’aera interessata all’evento, che può essere previsto o in corso.
La tecnologia funziona con i dispositivi accesi, carichi e con connettività telefonica al momento della ricezione dell’alert. Viene previsto il funzionamento anche in casi di connessione limitata o in casi di saturazione della banda telefonica. Il vantaggio maggiore di questa tecnologia è che funziona anche quando la rete è congestionata. La trasmissione via smartphone è anonima e gratuita, non è quindi necessario registrarsi in alcun modo o richiedere i servizi forniti tramite cell-broadcast. Il numero del dispositivo che riceve il messaggio resta sconosciuto – come specificato anche nel FAQ del servizio nostrano IT-alert -.
Come funziona e perché è adatto alle emergenze?
I messaggi di testo che vengono trasmessi ai dispositivi possono contenere fino a 1395 caratteri fatti da blocchi di 93 caratteri ciascuno per un totale massimo di 15 blocchi. I destinatari sono tutte le stazioni mobili presenti nell’area di competenza. Si può prevedere l’invio del testo a tutte le celle della rete o alle celle comprese in un’area specifica (che prende il nome di “cell broadcast area” e che può essere una cella singola e un gruppo di celle geograficamente vicine).
Tramite cell-broadcast, quindi, è possibile raggiungere un elevatissimo numero di utenti in tempi molto rapidi e in specifiche aree geografiche non andando a generare carichi aggiuntivi sulla rete (questo perché i messaggi non sono indirizzati singolarmente ma vengono in parte trasmessi su canali di controllo indipendenti dal traffico).
Utilizzi e limiti dei sistemi cell-broadcast
In quali occasioni viene impiegata questa tecnologia? Come abbiamo già spiegato, in primis dalle autorità pubbliche per informazioni di servizio o di emergenza per zone specifiche o sull’intera rete. Viene utilizzata anche dagli operatori stessi per veicolare informazioni di servizio su composizione o state della rete totale o relativamente a una specifica area. Infine, è possibile che altri fornitori di contenuti – da notizie a informazioni commerciali – possa usufruirne per fornire, tra le altre cose, pubblicità mirata, informazioni meteorologiche e bollettini meteo.