Quali sono le possibili cause della mancata indicizzazione dei siti di molti Comuni italiani
L'ipotesi più accreditata, diffusa anche attraverso alcune conversazioni via Reddit, è che il problema sia legato a un aggiornamento dell'algoritmo di Google
25/11/2024 di Gianmichele Laino
Questa volta, non è il caso di dare la colpa all’arretratezza tecnologica della pubblica amministrazione italiana. Se le home page di oltre la metà dei comuni italiani non è più indicizzata su Google, infatti, la responsabilità – stando alle ipotesi più accreditate – sarebbe proprio del colosso di Mountain View. Come abbiamo detto in altri articoli del nostro monografico di oggi, infatti, anche i siti di più recente costituzione, realizzati negli ultimi tempi grazie ai fondi del Pnrr, sarebbero stati colpiti da questa sorta di damnatio memoriae digitale sul motore di ricerca più utilizzato al mondo. E allora, escludendo il problema che sarebbe potuto derivare da un sito obsoleto, restano alcune altre strade da esplorare. E se si considera che le altre pagine dei comuni italiani sono indicizzate su Google e che su altri motori di ricerca, invece, la presenza di questi siti web è regolare, non resta che prendere in esame una sola causa: l’algoritmo di Google e i suoi recenti aggiornamenti.
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L’aggiornamento dell’algoritmo di Google: l’ipotesi sulla deindicizzazione dei siti dei comuni italiani
Su Reddit, dove la discussione sul tema è abbastanza attiva, si sono confrontati diversi esperti di sicurezza informatica e di infrastrutture tecnologiche. Al momento, l’ipotesi più accreditata sarebbe quella del cambio di algoritmo di Google: è come se quest’ultimo, in base all’ultimo aggiornamento, individuasse le home page dei siti dei comuni italiani come contenuto ripetitivo, simile ad altri e – di conseguenza – inutile da presentare al pubblico. Questo potrebbe anche essere collegato al fatto che l’impostazione dei siti dei comuni italiani è grosso modo la stessa per tutti, ma rispetta dei criteri estetici e funzionali che, per qualche motivo, non viene preso in considerazione dall’algoritmo di indicizzazione di Google.
Nel dibattito si è discusso sulla necessità di dotare i siti web dei comuni italiani di una interfaccia unica e funzionale, rispondente alle moderne esigenze di navigazione e di sicurezza. Non si mette in dubbio che questi due valori debbano essere importanti, ma è opportuno considerare che queste esigenze dovrebbero essere rispettate di default e non perché una loro versione diversa “non piaccia” a Google, che sceglie arbitrariamente di deindicizzare delle home page di servizi necessari ai cittadini italiani.
In attesa di una risposta ufficiale di Google, poi, è stata individuata anche una caratteristica comune a tutti i siti web che sono stati deindicizzati. Nel prossimo articolo del nostro monografico, infatti, si parlerà dei livelli dei domini dei siti web scomparsi dal motore di ricerca.