Per i non abbonati a Meta, le pubblicità saranno «meno personalizzate»

Oltre alla riduzione del costo degli abbonamenti alle due piattaforme social (Instagram e Facebook), la holding di Zuckerberg sostiene che questa sia la soluzione alle richieste europee

13/11/2024 di Enzo Boldi

La targettizzazione degli annunci è stato uno degli elementi che ha contribuito alla crescita economica della holding guidata da Mark Zuckerberg. Una profilazione dell’utente, basata sulle abitudini di navigazione (contenuti visualizzati – compreso il tempo di permanenza su un post/video/foto – e livello di interazione) e una lunga serie di dati personali che il proprietario di un determinato profilo Instagram e Facebook ha “donato” alle piattaforme (spesso inconsapevolmente, soprattutto all’inizio) in cambio della fruizione del social network. Ora, nel tentativo di correggere quanto contestato dalle autorità e dalle normative europee, sono stati introdotti quelli che vengono definiti “annunci meno personalizzati” su Meta per chi decide di non sottoscrivere un abbonamento.

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La sottoscrizione, per gli utenti europei, è stata scontata di circa il 40% a partire da oggi – mercoledì 13 novembre -, con prezzi che – sostiene Meta – ora sono di gran lunga sotto i livelli di quelli applicati dalla concorrenza. Ma, come ben sappiamo, la holding di Zuckerberg ha sempre preferito la “gratuità”. Non perché sono “buoni samaritani”, ma perché le revenue pubblicitarie consentono all’azienda di fatturare molto di più. Dunque, il modello “Pay or Consent” (che, in realtà, a Menlo park hanno sempre chiamato “Subscription for no ads“) è solo un modello per tamponare quella libera emorragia di dati, fortemente contestata dall’Europa, utilizzati da Meta per la profilazione dell’utente e l’invio – attraverso un algoritmo pubblicitario – di annunci personalizzati.

Annunci meno personalizzati su Meta per i non abbonati

Ora, però, qualcosa sta per cambiare. Nel post pubblicato sul blog ufficiale, quello in cui si parla della riduzione dei prezzi degli abbonamenti per gli utenti europei per usufruire di Instagram e Facebook senza pubblicità, si parla anche di “annunci meno personalizzati” su Meta:

«Per coloro che scelgono di continuare a utilizzare i nostri servizi gratuitamente, ora potranno anche scegliere di vedere meno pubblicità personalizzate». 

Dunque, quando si accederà alle app o alle versioni desktop di Instagram e Facebook, l’utente sarà informato di questa possibilità di scegliere se mantenere lo status quo, abbonarsi o procedere con l’utilizzo di meno dati personali per ricevere una pubblicità profilata.

«Nelle prossime settimane, le persone nell’UE che scelgono di utilizzare Facebook e Instagram gratuitamente con gli annunci potranno scegliere di vedere “annunci meno personalizzati”. Questa opzione di annunci meno personalizzati si basa su meno dati».

Meno dati, ma comunque dati. Perché Meta spiega – quasi nel tentativo di spingere gli utenti a non optare in questa direzione – che un minor numero di informazioni “rischia” di portare all’attenzione di questi ultimi delle pubblicità che non sono di loro interesse. Ma quali dati saranno utilizzati per questa funzione algoritmica per gli ads meno personalizzati?

«Mostreremo annunci basati solo sul contesto, ovvero ciò che una persona vede in una particolare sessione su Facebook e Instagram, e un set minimo di punti dati tra cui età, posizione, sesso e modo in cui una persona interagisce con gli annunci». 

Meno, ma neanche troppo meno. Rimarranno attive le analisi contestuali (abitudini di navigazione e interazione con i post) abbinati a un dataset che racchiude elementi strutturali come l’anagrafica dell’utente, la sua posizione geografica e il sesso.

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