Perché il taglio del TG1 alle parole del fisico Pasini sul cambiamento climatico è molto più che un semplice episodio

L'esperto in Fisica del clima presso il CNR di Roma - che molto spesso utilizza i social per fare divulgazione scientifica - aveva denunciato un "taglietto strategico" da parte del Tg1

30/08/2024 di Gianmichele Laino

La questione si è consumata nel pacchetto di servizi di apertura del Tg1 del 28 agosto, nell’edizione delle 13.30. La notizia con cui la principale testata del servizio pubblico ha aperto è stata quella delle frane nel Casertano, a San Felice a Cancello, dovute al maltempo. L’evento climatico estremo ha avuto come bilancio quello di due dispersi, per i quali le ricerche sono ancora in corso. Il Tg1 ha provato a spiegare le cause del temporale che ha causato frane e smottamenti in quelle tragiche ore, avvalendosi del contributo di uno dei più affidabili studiosi della fisica del clima in Italia, il dott. Antonello Pasini del CNR di Roma. Il suo contributo registrato è stato mandato in onda qualche minuto dopo l’inizio dell’edizione delle 13.30, ma non tutto è andato bene. L’esperto, infatti, si è reso conto – subito dopo la messa in onda del servizio – che il suo intervento era stato tagliato in un punto ben preciso. Le sue parole originali erano state: «La presenza persistente degli anticicloni africani, impronta digitale del cambiamento climatico nel Mediterraneo, ha caricato la nostra atmosfera di una grande quantità di energia». Nel servizio, invece, sono diventate: «La presenza persistente degli anticicloni africani ha caricato la nostra atmosfera di una grande quantità di energia». Nessun riferimento, insomma, al cambiamento climatico nel Mediterraneo.

LEGGI ANCHE > Anche il TG1 ha dato spazio a Di Maio che dice che la colpa della lettera UE è del Pd

Antonello Pasini e la sua denuncia social sul “taglietto strategico” del Tg1

È stato lo stesso fisico a spiegare le differenze tra il suo intervento originale e quello mandato in onda dal TG1:

In effetti, una copertura (ovvero l’immagine di un altro evento sovrapposta a quella dell’intervento in stand-up del fisico) ha impedito agli spettatori del TG1 di notare il taglio delle sue parole (se il servizio si fosse concentrato interamente sullo stand-up, ci sarebbe stato un evidente “salto” nell’immagine). Il fisico, tuttavia, non ha voluto lasciar passare sotto silenzio la questione, anche perché – evidentemente – l’ha ritenuta sostanziale. Il taglio al montaggio dovrebbe avvenire quando alcune parole risultano ridondanti o – comunque – non necessarie alla comprensione dell’intervento. Il riferimento al cambiamento climatico nel Mediterraneo, al contrario, rappresentava la causa stessa della persistente presenza degli anticicloni africani all’origine dei fenomeni estremi su cui il fisico era stato chiamato a intervenire. Dunque, non si è trattato di una informazione secondaria.

Per questo, come ribadito anche in successivi interventi del fisico, ad Antonello Pasini il taglio è sembrato strano: «La redazione del TG1 ha addotto alcune motivazioni relative a quel taglio che non mi sono sembrate del tutto comprensibili – ha detto a Open -. È successo altre volte in passato, ma questa volta mi è sembrata un’operazione chirurgica». Ovviamente, le sue parole hanno sollevato un polverone sulla correttezza dell’informazione del servizio pubblico, raccogliendo il consenso di Greenpeace e di Extinction Rebellion Italia, due delle più importanti realtà ambientaliste che operano sul nostro territorio.

Perché non si tratta di un episodio qualsiasi

Come vedremo in altri punti del nostro monografico, quello occorso ad Antonello Pasini non può essere derubricato a un evento secondario. Innanzitutto perché, in Rai, il tema del cambiamento climatico è sempre stato centrale. Alcune scelte editoriali, nel 2023, sembravano mettere in discussione questo assunto, mentre – nel corso degli anni – sono stati diversi gli episodi controversi che hanno riguardato trasmissioni del servizio pubblico quando si parlava del clima e dei suoi cambiamenti.

Eppure, bisogna fare attenzione. Come vedremo, nel nuovo contratto di servizio della Rai (quello valido per il quinquennio 2023-2028) la corretta informazione sul cambiamento climatico è stata inserita come elemento prioritario. Ed episodi come quello del TG1 rischiano pesantemente di rappresentare una violazione di questo “patto” con il pubblico.

Share this article