La grande attesa per Apple Intelligence con iOS 18 (ma non in Europa)

Come già ampiamente previsto, il sistema non è conforme alle normative europee e - almeno per il momento - il lancio nel Vecchio Continente è rimandato a data da destinarsi

10/09/2024 di Enzo Boldi

La notizia del mancato arrivo, almeno per il momento, di Apple Intelligence in Europa non è una novità. Le prime perplessità erano emerse alla fine di giugno, quando da Cupertino era stato annunciato il primo approdo nel mondo etereo dell’intelligenza artificiale per i suoi dispositivi. I dubbi sulla mancata conformità di questi strumenti/funzioni ai regolamenti europei erano stati confermati nel giro di pochi giorni. Lunedì 9 settembre, però, nel corso dell’annuncio dei nuovi prodotti presto in commercio (non solo iPhone 16 e tutti i suoi modelli), molti utenti hanno creduto che – seppur non immediatamente – i sistemi AI per iPhone 15 e 16 fossero imminenti nel Vecchio Continente.

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Purtroppo per loro, invece, dobbiamo parlare di un fraintendimento. Anzi, di una sovrainterpretazione delle slide mostrate nel corso della presentazione dei nuovi prodotti. Infatti, come noto, Apple Intelligence sarà lanciata in lingua inglese (US) già a partire dal prossimo mese, contestualmente al rilascio del sistema operativo iOS 18 che porterà l’AI sia sugli iPhone appena annunciati che su quelli immessi sul mercato lo scorso anno. Poi, entro la fine dell’anno (nel mese di dicembre) è previsto l’arrivo per altri Paesi anglofoni (Australia, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito, Sudafrica). Infine, una slide ha fatto pensare a un arrivo – seppur non imminente – di Apple Intelligence in Europa.

Apple Intelligence

Dal prossimo anno – anche se non si sa quando – Apple Intelligence sarà disponibile anche in lingua cinese, giapponese, spagnola e francese. Questo, però, non vuol dire che arriverà anche in Europa.

Apple Intelligence in Europa, quando arriverà sui nuovi iPhone

Un fraintendimento. Dunque. Perché se appare evidente che Apple Intelligence sbarcherà in Estremo Oriente a partire dal prossimo anno, i riferimenti alle lingue spagnole e francesi non rappresentano l’arrivo dell’AI di Cupertino in due Paesi del Vecchio Continente. Infatti, spagnolo e francese sono due lingue parlate in numerosi Paesi del mondo (Cile e Canada, solo per fare due esempi). Dunque, quel “prossimo anno” non fa riferimento ai Paesi dove Apple Intelligence diventerà disponibile, ma solo le lingue di riferimento.

Sullo sfondo, infatti, ci sono delle tensioni mai risolte tra l’azienda di Cupertino e la regolamentazione europea. Non solo l’AI Act, ma anche il DMA (Digital Markets Act), dove è inserito il concetto chiave di interoperabilità come vincolo. Inoltre, c’è anche la questione dell’utilizzo dei dati per addestrare l’AI di Apple. Altra questione irrisolta che porterà a un mancato arrivo dell’intelligenza artificiale della “mela morsicata” in Europa. E chissà per quanto tempo.

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