Cosa dovrebbe cambiare rispetto alla circolare del 2022

Il Ministro Valditara ha fatto alcune specifiche che sembrano andare in una direzione ancor più restrittiva rispetto alle linee guida pubblicate quasi due anni fa sull'uso dei telefoni cellulari in classe

03/07/2024 di Enzo Boldi

Addio ai cellulari in classe, almeno per quel che riguarda i giovani studenti delle scuole elementari e medie. Questa è l’indicazione – l’ennesima dall’inizio del suo mandato – annunciata dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. In attesa dalla pubblicazione delle linee-guida per l’anno scolastico 2024/2025, emergono già le prime difformità rispetto a quella circolare datata 19 dicembre del 2022 in cui arrivò la prima stretta sull’utilizzo degli smartphone all’interno delle classi di studio.

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Piccola premessa per approcciarsi a questo approfondimento. A oggi non sono state ancora pubblicate – dovrebbero farlo nelle prossime settimane – le linee guida scolastiche per l’anno 2024/2025. Dunque, il confronto tra la circolare precedente (quella datata dicembre 2022) e quel che dovrebbe avvenire a partire dalla seconda decade di settembre – quando, in ordine sparso, riprenderanno le lezioni in tutta Italia – è basato sulle più recenti dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell’Istruzione (e del Merito) Giuseppe Valditara. Dunque, non parliamo di un qualcosa che avverrà con certezza, vista l’assenza di un documento ufficiale.

Cellulari in classe, il confronto con la circolare del 2022

Partiamo dalla recente intervista rilasciata dal capo del dicastero della Scuola al quotidiano Il Messaggero, citando due passaggi-chiave legati all’utilizzo dei cellulari in classe all’interno di quelle che dovrebbero essere le prossime linee-guida in vista dell’inizio dell’anno scolastico 2024/2025:

«Nelle linee guida del ministero per il prossimo anno scolastico, con riferimento all’Educazione civica, che verranno emanate entro due settimane, verrà fortemente sconsigliato l’uso del cellulare in classe. È opportuno evitare l’utilizzo dello smartphone (cellulare) nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado» ma «stiamo valutando di inserire un vero e proprio divieto per le elementari e le medie. Parliamo sempre dell’uso del cellulare, non dei tablet, in classe e non a scuola». 

Il consiglio di non utilizzare smartphone all’interno delle classi (quindi non nelle scuole, dove dovrebbe essere consentito nei momenti in cui non sono in corso le lezioni) ricalca quanto già indicato in passato – come anche nella circolare del 2022 fortemente voluta dallo stesso Valditara -, mentre per quel che riguarda la scuola primaria (elementare) e la secondaria di primo grado (medie) potrebbe arrivare un divieto totale all’utilizzo di questi dispositivi cellulari. Ma non per i tablet.

Ed è proprio qui che arriva la grande differenza rispetto al passato. Andando a leggere quanto scritto all’interno della circolare del MIM – datata 19 dicembre del 2022 -, emerge un passaggio che stando alle dichiarazioni del Ministro dovrebbe essere cancellato:

«È viceversa consentito l’utilizzo di tali dispositivi in classe, quali strumenti compensativi di cui alla normativa vigente, nonché, in conformità al Regolamento d’istituto, con il consenso del docente, per finalità inclusive, didattiche e formative». 

Dunque, nel dicembre del 2022 veniva data la possibilità – anche dal punto di vista del docente – di utilizzare il cellulare in classe per finalità inclusive, didattiche e formative. Dal prossimo anno (se quanto dichiarato sarà confermato), non sarà possibile fare neanche questo all’interno delle scuole italiane. E non sembra un caso, infatti, che Valditara abbia indicato nei “tablet” l’unico dispositivo elettronico connesso utilizzabile nelle classi.

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