L’alternativa europea ai servizi cloud americani è Lidl

La holding proprietaria della catena di supermercati ha sviluppato soluzioni "in house" che stanno raggiungendo un enorme successo

05/09/2024 di Enzo Boldi

Gli americani vanno forte per quel che riguarda l’innovazione tecnologica. E non è un caso che moltissime (se non tutte) le principali aziende del mondo – soprattutto quello Occidentale – si sia affidata (e lo fa ancora) agli strumenti messi a disposizione – in chiave commerciale – dalle Big Tech a stelle e strisce. Parliamo delle CDN e della loro evoluzione sui servizi in cloud. Da Google a Microsoft, passando per Amazon: tutte realtà d’oltreoceano che spopolano e fatturano miliardi. Ma è possibile che non ci sia una reale alternativa europea a questo predominio? A sorpresa, quando si parla di cloud nella UE occorre citare una possibile concorrenza (già in atto) trainata da Lidl.

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Non parliamo propriamente della grande catena di supermercati tedeschi che ha diversi numerosissimi punti vendita diffusi anche su tutto il territorio italiano. Parliamo del gruppo Schwarz – proprietario della catena dei supermercati Lidl – che ha creato al suo interno la società chiamata Schwarz digits. E, come spiegato da Christian Muller, co-amministratore delegato del gruppo, in un’intervista al Financial Times, la scelta di entrare in competizioni delle grandi aziende americane che forniscono CDN e servizi cloud è stata piuttosto casuale.

«Non abbiamo iniziato avendo in mente una motivazione commerciale, ma volevamo semplicemente soddisfare le nostre esigenze […] Oggi siamo su un percorso di crescita più rapido, il che significa che nessun fornitore esistente è stato capace di riuscire a fare meglio rispetto a noi». 

Ovviamente, si tratta – in parte – anche del fenomeno riassumibile nel “tirare acqua al proprio mulino”. Ma l’ambizione è il fulcro attorno a cui circola la possibilità di competere e concorrere con chi – ad oggi – ha lo strapotere commerciale nel settore CDN e cloud computing.

Cloud Lidl, l’alternativa europea alle CDN americane

Ma come è nato questo modello di cloud e quali potenziale ha? Lidl ha scelto di creare un prodotto “in casa” per evitare di inviare – per questioni relative alla riservatezza e sicurezza, visti i paletti stringenti delle normative sulla privacy vigenti in Germania e Austria – i propri dati al di fuori dei confini europei. Infatti, parliamo di data center che hanno localizzati esclusivamente tra Austria e Germania.

Dunque, all’inizio si trattava solamente di uno strumento interno e collegato alle aziende che fanno parte del gruppo (le catene di negozi Lidl e Kaufland). Ma questa soluzione ha attirato l’attenzione anche di grandi aziende che, oggi, utilizzano i servizi cloud di Schwarz digits: dal Bayern Monaco al porto di Amburgo, fino ad arrivare (tra le altre) al SAP, una multinazionale europea che produce software gestionali.

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