E allora, esistono altri sistemi per debellare la pirateria?
Il divulgatore informatico Danilo Cimino ci ha spiegato come tutto ciò sia praticamente impossibile da raggiungere, anche se ci sono soluzioni per mitigare il problema
24/10/2024 di Enzo Boldi
Internet non è censurabile e il controllo totale della rete non è possibile, se non creando un sistema illiberale. Questo è uno dei motivi per cui il sistema Piracy Shield è destinato a essere un progetto fallimentare, come confermato dai numerosissimi “incidenti di percorso” che si sono susseguiti fin dall’entrata in funzione della piattaforma. Quindi, è possibile combattere e debellare il male della pirateria audio-visiva dal web? Questo è uno degli interrogativi che ci siamo posti nella seconda parte della nostra intervista al divulgatore informatico Danilo Cimino.
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Ovviamente, occorre sempre fare una premessa quando si criticano questi sistemi, in modo tale da far comprendere che non si sta contestando la lotta alla pirateria, ma gli strumenti – e le decisioni tecnico-politiche – che vengono utilizzati: «Non voglio entrare nel merito della questione morale perché, secondo me, piratare i contenuti secondo è sbagliato – ci ha spiegato il dottor Cimino -. Però occorre anche analizzare il fenomeno legato, il più delle volte, al budget familiare che una persona ha a disposizione per abbonarsi a una piattaforma. La soluzione più concreta, e che avrebbe effetti immediati, è quella di ridurre i prezzi degli abbonamenti».
Combattere la pirateria oltre il Piracy Shield
Anche perché, abbiamo visto come negli ultimi due anni i prezzi degli abbonamenti alle piattaforme OTT – in particolare quelle legate al calcio italiano come Dazn – siano aumentati continuamente, rendendo questa spesa insostenibile per moltissimi appassionati e tifosi. Si tratta, però, di politiche commerciali adottate da aziende private – le stesse che hanno spinto per la creazione di quella piattaforma per combattere la pirateria – su cui non si può intervenire direttamente. E allora, cosa si potrebbe fare a livello tecnico? «Secondo me non esiste una soluzione tecnica che sia efficace al 100% contro la pirateria – ci ha raccontato Danilo Cimino – . Non può esistere perché internet è nato essere una rete di libero scambio. Ciò che si può fare è cercare di mitigare gli effetti della pirateria, implementando delle soluzioni tecniche come il blocco del DNS che sono efficaci nella maggior parte dei casi. Ovviamente resterà sempre una fetta di persone che continuerà a piratare contenuti, quindi come soluzione tecnica, con le tecnologie attuali, non ne abbiamo neanche una. Sicuramente è acclarato che non funziona mettere in piedi un blocco dell’IP, perché gli IP sono una faccenda delicata. Non potrà mai funzionare il Piracy Shield e funziona in parte il blocco del DNS. La cosa che funziona meglio non è una soluzione tecnica ed è quella del costo degli abbonamenti».