Ma con Substack si guadagna davvero?

Ovviamente, molto dipende dalla qualità del prodotto/contenuto offerto da ogni singolo autore. Ma anche dalle decisioni di ogni singolo utente

23/10/2024 di Redazione Giornalettismo

Non si vive di sola pubblicità e questo rende il cammino molto lungo e irto di difficoltà che deve essere placata da due elementi: originalità e pazienza. Questi sono le due uniche modalità per riuscire a fidelizzare i lettori e, dunque, spingerli a sostenere un costo mensile per abbonarsi alla propria pagina. In molti ci hanno provato, prima di tirare i remi in barca. Ma come è possibile guadagnare soldi con Substack? Perché se è vero che gli autori/scrittori devono puntare tanto sulla circolazione ed espressione delle loro idee/storie/approfondimenti, è altrettanto vero che il punto di vista economico resta uno dei fari che ha spinto molte persone a utilizzare questa piattaforma.

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Si guadagna poco, o si guadagna tanto. Dipende da molteplici fattori. Infatti, ogni introito economico non deriva dal numero di visualizzazioni (scardinando il principio del giornalismo online 1.0, ma anche 2.0, ovvero quello precedente all’introduzione del paywall), ma dal numero di persone disposte a supportare un progetto attraverso la sottoscrizione di un abbonamento (che partono dai 5 dollari al mese, per arrivare ai 30 dollari all’anno, a discrezione di ogni singolo autore). Ed è questa l’unica fonte di guadagno per chi pubblica sulla piattaforma, al netto delle trattenute.

Come guadagnare con Substack, i prezzi e le trattenute

Perché se è vero che basta utilizzare la versione gratuita di Substack, è altrettanto vero che non tutto ciò che viene versato dagli utenti abbonati finisce nelle tasche dell’autore. Come previsto dal contratto di licenza, infatti, la piattaforma trattiene una (piccola) percentuale a cui si aggiunge anche quella relativa ai costi di commissione per i servizi di pagamento:

Da Substack: 10% di ogni transazione

Da Stripe (Carte di credito): Una commissione sulla carta di credito (2,9% + $ 0,30 per commissione di transazione) e una commissione di fatturazione per gli abbonamenti ricorrenti (0,7% per i pagamenti ricorrenti a partire da luglio 2024).

Dunque, il costo dell’abbonamento non viene versato integralmente sul conto dell’autore. Però, possiamo notare come le percentuali siano piuttosto basse e il margine di guadagno sia abbastanza elevato. Tutto il resto, ovvero l’ammontare complessivo del guadagno, dipende dall’autore e – soprattutto – dai lettori.

È difficile, come insegna il giornalismo cartaceo, trovare persone disposte a pagare per leggere notizie. Dunque, occorre molta creatività e una capacità di approfondimento in grado di attirare l’attenzione del pubblico. C’è chi ci riesce e chi, invece, no. Basti pensare che, secondo i dati più recenti, ci sono scrittori e progetti che riescono a guadagnare – ogni anno – svariati milioni di dollari. I primi 27 Substack, infatti, sono riuscite a portarsi a casa oltre 22 milioni di dollari direttamente dagli abbonamenti annuali. Una cifra elevata che segna un enorme aumento rispetto al recente passato.

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