L’impatto della creator economy sull’occupazione in Italia

Il fatto di essere content creator rappresenta una occupazione? Ha una ricaduta tracciabile? C'è un indotto? Anche in base al report I-COM si stanno facendo delle valutazioni

12/12/2024 di Gianmichele Laino

Quando parliamo di creator economy e mondo del lavoro, non dobbiamo prendere in considerazione esclusivamente la professione di content creator. Il lavoro che c’è dietro a un post su Instagram (o di un video su YouTube o su TikTok) è molto più vasto rispetto a quello che l’utente medio intravede all’interno di un feed o di una piattaforma e prevede il concorso di diverse professionalità. Abbiamo visto, in un altro punto del nostro monografico di oggi, quanto guadagnano i content creator da 10mila followers in su. Ma è opportuno valutare quanto impatta su tutto il settore della creator economy il lavoro del singolo content creator.

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Content creator e occupazione: non solo la ricaduta diretta, ma anche l’indotto

Il report di I-COM, realizzato per conto dell’Associazione Italiana dei creators digitali, mostra come la sola attività di creazione dei contenuti (video produzione, attività di copywriting e di marketing connesso) genera 18.110 posti di lavoro a tempo pieno. Se si considera che spesso i contratti di lavoro in questo campo non sono sempre a tempo pieno (ci sono collaborazioni o part-time), il numero di singoli lavoratori di questa parte dell’indotto è sicuramente molto più alta. È Instagram, come sempre, il social network che genera maggiori posti di lavoro in questa area della creator economy: questo conferma che, lato produzione di contenuti, Instagram sia un social network maggiormente professionale, rispetto invece a TikTok che – pur in presenza di un numero significativo di content creator – predilige l’amatorialità.

Ma ci sono anche ricadute indirette sul mercato: tra servizi professionali, scientifici e tecnici, servizi amministrativi, prodotti trasformati e manufatti, la creator economy genera oltre 33mila posti di lavoro a tempo pieno. In totale, insomma, i posti di lavoro a tempo pieno – tra ricadute dirette e ricadute indirette della creator economy – sono pari a 51.382 unità. Un bacino significativo sui 24 milioni di posti di lavoro tra tutti i settori che l’Istat ha calcolato per il territorio italiano.

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