Analista programmatore: cosa fa in azienda, formazione, stipendio e opportunità di lavoro
Chi è l'analista programmatore e cosa fa nelle aziende? Tutto quello che serve sapere, dalla formazione all'opportunità di lavoro fino allo stipendio
03/02/2025 di Redazione Giornalettismo
Cosa fa analista programmatore? In breve, si tratta di quella figura che – all’interno di un’azienda – analizza i problemi informatici e programma le soluzioni conseguenti. Il suo lavoro si articola in due fasi che sono, appunto, la fase di analisi e la fase di programmazione. Il suo compito è anche quello di raccogliere le richieste e la necessità dell’azienda per cui lavora andando a valutare se le modifiche e gli aggiornamenti richiesti sono fattibili.
In questo articolo approfondiremo non solo cosa fa ma anche quanto guadagna analista programmatore, quali sono le caratteristiche e le competenze di base che è bene abbia e che tipologia di formazione deve avere per arrivare al massimo livello possibile in questa professione altamente specializzata.
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Analista programmatore: la figura professionale che analizza le esigenze di business
- Competenze e caratteristiche personali
- Stipendio medio
- Requisiti e formazione
- Differenze tra analista programmatore e sistemista
- Conclusione
L’analista programmatore è una figura professionale nell’ambito dell’informatica che si occupa di analizzare i requisiti e le esigenze di business di chi commissiona lo sviluppo di un software per produrre specifiche tecniche e progetti che servono come input per il processo di sviluppo del software stesso. Questo lavoro è estremamente importante in quanto garantisce che il software sviluppato soddisfi le esigenze dei clienti e degli utenti finali, quindi sia efficiente e funzionale.
Per diventare analista programmatore, sono richieste competenze specifiche sia nella progettazione software che nella programmazione object-oriented (OO) e component based software engineering (CBSE). Inoltre, alcune offerte di lavoro richiedono almeno tre anni di esperienza nella mansione e conoscenze di linguaggi di programmazione come Java, SQL, DDL e javascript.
Competenze e caratteristiche personali
Oltre alle competenze tecniche, un analista programmatore deve possedere anche alcune soft skill fondamentali, come la capacità di analisi e pensiero critico, l’ascolto e l’interpretazione delle necessità, doti organizzative, doti comunicative, propensione al lavoro in team, problem solving e flessibilità. Queste competenze consentono all’analista programmatore di lavorare efficacemente con clienti, utenti finali e colleghi, assicurando che il software sviluppato soddisfi le esigenze di tutti gli stakeholder coinvolti.
Inoltre, l’analista programmatore deve avere una conoscenza solida dei processi di business e delle tecniche di analisi dei requisiti. Questo gli consente di comprendere le esigenze dei clienti e degli utenti finali e di tradurle in specifiche tecniche che possano essere utilizzate dal team di sviluppo del software. Un’abilità fondamentale è la capacità di elaborare modelli UML e diagrammi, così come la capacità di redigere un documento con le caratteristiche e le specifiche tecniche del software.
Per acquisire le competenze necessarie, molti aspiranti analisti programmatori scelgono di frequentare corsi di formazione specifici o di conseguire una laurea in informatica o ingegneria informatica. Inoltre, si consiglia di conseguire la certificazione EUCIP di livello “Core”, che attesta le competenze tecniche e professionali nell’IT.
Ci sono molte opportunità di lavoro per gli analisti programmatori, sia in Italia che all’estero. Le aziende di software, i fornitori di servizi IT e le grandi aziende di vari settori assumono regolarmente analisti programmatori per gestire le loro esigenze di sviluppo software.
Ad esempio, su Indeed e su InfoJobs ci sono una serie di offerte di lavoro per analisti programmatori in costante aggiornamento. Inoltre, ci sono anche offerte di lavoro per programmatori PLC e analisti programmatori C#.
Per trovare opportunità di lavoro nel campo dell’analisi e sviluppo software, è possibile consultare siti web di annunci di lavoro come Indeed, InfoJobs e Monster, oppure contattare direttamente le aziende di software e IT per chiedere se hanno disponibilità.
Quale è lo stipendio medio analista programmatore?
Lo stipendio medio per un analista programmatore in Italia è di €35.000 all’anno o €17.95 all’ora. Le posizioni “entry level” percepiscono uno stipendio di €30.000 all’anno, mentre i lavoratori con più esperienza guadagnano fino a €45.000 all’anno.
Tuttavia, è importante notare che lo stipendio può variare in base a vari fattori, tra cui l’esperienza, le competenze specifiche, il settore e la posizione geografica. Ad esempio, gli analisti programmatori che lavorano in settori ad alta tecnologia, come l’informatica e le telecomunicazioni, tendono a guadagnare di più rispetto a quelli che lavorano in altri settori. Inoltre, gli analisti programmatori che lavorano in grandi città come Milano, Roma o Torino possono guadagnare di più rispetto a quelli che lavorano in città più piccole o in aree rurali.
Cosa fa analista programmatore? Il documento di specifiche tecniche
Tra le mansioni c’è anche la redazione del documento di specifiche tecniche. Questo documento descrive in dettaglio i requisiti e le funzionalità del software che deve essere sviluppato. Potrebbe includere diagrammi di flusso, diagrammi di classe e descrizioni dettagliate delle funzionalità del software.
Il documento di specifiche tecniche serve come punto di riferimento per lo sviluppo del software e garantisce che tutti gli sviluppatori siano sulla stessa pagina per quanto riguarda le funzionalità e i requisiti del software. Inoltre, il documento di specifiche tecniche può essere utilizzato come base per eventuali modifiche future al software.
Il documento di specifiche tecniche deve essere redatto con la massima precisione e completezza possibile, al fine di evitare ambiguità e garantire che il software sviluppato soddisfi effettivamente le esigenze del cliente. Di solito, questo documento comprende la descrizione delle funzionalità del software, la specifica dei requisiti di sistema, i diagrammi di flusso, i diagrammi di classe e le descrizioni dettagliate delle funzionalità del software. Inoltre, è possibile includere anche informazioni relative all’architettura del software e ai test da effettuare.
Differenze tra analista programmatore e sistemista
Un analista programmatore e un sistemista sono due figure professionali diverse nel campo dell’informatica. Mentre un analista programmatore si occupa di analizzare i requisiti e le esigenze di business di chi commissiona il software per produrre specifiche tecniche e progetti che servono poi da input per il processo di sviluppo del software, un sistemista si occupa della gestione e manutenzione dei sistemi informatici, come server, reti e sistemi operativi.
Le competenze richieste sono quindi differenti. L’analista programmatore deve possedere competenze nella progettazione software, abilità nella programmazione object-oriented (OO) e in component based software engineering (CBSE). Inoltre, deve avere la capacità di analizzare i dati raccolti e tradurli in un progetto software. D’altra parte, il sistemista si occupa, come abbiamo accennato, della gestione e manutenzione dei sistemi informatici. Un sistemista deve possedere capacità di problem solving e di gestione delle emergenze.
Risulta importante sottolineare che in alcuni contesti lavorativi, le competenze di un analista programmatore e di un sistemista possono essere integrate e complementari.
In conclusione, l’analista programmatore è una figura professionale molto importante nel campo dell’informatica, poiché si occupa di analizzare le esigenze e i requisiti dei clienti per produrre specifiche tecniche e progetti che servono da input per il processo di sviluppo del software. Le competenze richieste sono varie e comprendono la progettazione software, la programmazione object-oriented (OO) e la capacità di analisi dei dati raccolti. Lo stipendio per questa figura professionale varia in base all’esperienza, alle competenze specifiche e alla posizione geografica. Inoltre, l’analista programmatore è diverso dal sistemista, poiché quest’ultimo si occupa della gestione e manutenzione dei sistemi informatici. Tuttavia, in alcuni contesti lavorativi, le competenze di un analista programmatore e di un sistemista possono essere integrate e complementari. In ogni caso, le opportunità di lavoro per gli analisti programmatori sono numerose e in continua crescita, poiché l’informatica è un settore in costante espansione.