Non solo produzioni: il crollo al botteghino dei film prodotti a Hollywood
Si parla di un calo di circa un miliardo di euro rispetto allo scorso anno. È la fine di questo modello di business?
29/10/2024 di Enzo Boldi
Non è solamente un lento declino legato al numero di produzioni. Non è solamente una questione di Tax Credit e altre agevolazioni fiscali. La crisi che sta colpendo l’ecosistema di Hollywood è anche nella risposta del pubblico. Infatti, rispetto allo scorso anno – ma anche agli anni precedenti – il 2024 si chiuderà con un clamoroso calo degli incassi da botteghino. Le pellicole prodotte e commercializzate nel corso di questi 12 mesi non hanno scaldato il cuore dei cittadini e i numeri confermano questa tendenza.
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Nel 2023, trainato dai fenomeni di successo come “Barbie” e “Oppenheimer”, le produzioni di Hollywood hanno incassato al botteghino oltre 4,1 miliardi di dollari. Quest’anno, invece, si prevede un calo di oltre 1 miliardo di dollari. Parliamo di quasi il 25% in meno, sintomo di una crisi e di una disaffezione provocato – sicuramente – anche da pellicole non propriamente appetibili. Questione di fantasia e originalità, ma anche di gusti e comportamenti del pubblico che stanno proseguendo nella loro mutazione: sempre meno persone si reca al cinema, preferendo la visione (non per forza seguendo i ritmi dell’uscita nelle sale) “comoda” da casa attraverso le piattaforme di streaming. Infatti, sempre più OTT offrono la visione di film in tv (a pagamento) poche settimane dopo l’uscita nei cinema.
Crisi di Hollywood anche negli incassi al botteghino
Una cifra così bassa, intorno ai 3 miliardi di dollari, non si registrava dal 2000 quando, però, i biglietti per accedere alle sale cinematografiche avevano un costo molto più basso rispetto a oggi. E a trainare verso il basso questo dato, sono le pellicole su cui si era puntato di più: “Joker: Folie à Deux” di Todd Phillips e “Megalopolis” di Francis Ford Coppola. Per il primo era previsto un incasso, alla prima settimana, di oltre 100 milioni di dollari, ma si è fermato a meno di 38 milioni di dollari (peggiorando ancor di più nel risultato durante la seconda settimana. Per il secondo, si parla di un incasso al botteghino di circa 10 milioni di dollari (rispetto agli oltre 120 utilizzati per la produzione). Ed ecco che la crisi è servita