Il problema del sovraccarico dei sistemi può essere un ostacolo alla digitalizzazione?

Negli ultimi anni sono stati fatti grandissimi passi in avanti in Italia. Ma ci sono delle criticità nelle infrastrutture che rischiano di bloccare questo passaggio epocale e necessario

11/11/2024 di Enzo Boldi

Si continua a parlare di trasformazione digitale e digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (e non solo). Negli ultimi anni, anche grazie alla spinta dei fondi europei, l’Italia ha accorciato il divario con gli altri Paesi, ma restano evidenti – e quasi all’ordine del giorno – molte criticità. Soprattutto in termini di infrastrutture. Non è un caso, infatti, che nelle ultime settimane siano stati moltissimi i problemi relativi all’accesso alla piattaforma per le ricette elettroniche. Una questione non da poco, visto che vede coinvolti medici, farmacie e pazienti. Ma, soprattutto, visto che dal prossimo 1° gennaio anche le prescrizioni non a carico del Sistema Sanitario Nazionale (le “ricette bianche”) dovranno essere dematerializzate.

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A oggi sappiamo che ci sono moltissimi problemi sulla piattaforma. In particolare, non è possibile – in molte Regioni – accedere alla banca dati del Sistema di Accoglienza Centrale e a quelle del Sistema di Accoglienza Regionale. Abbiamo parlato di criticità – dei veri e propri blocchi – in Veneto, Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche e Puglia. E, a oggi, le principali proteste sono arrivate dalla Toscana. Traduciamo per tutti: se il sistema va in blocco (o a singhiozzo) i medici non possono procedere con la compilazione delle ricette rosse, i farmacisti non possono “validare” la prescrizione e l’utente finale non può ricevere un determinato prodotto in farmacia.

Digitalizzazione e sistemi sovraccarichi? Le soluzioni

Questo è solo una delle tante sfaccettature dei problemi della digitalizzazione in Italia. La maggior parte delle piattaforme pubbliche, infatti, sono gestite da Sogei (la Società – pubblica – Generale d’Informatica), che già in passato è stata alle prese con delle piattaforme che hanno palesato malfunzionamenti e blocchi. Esattamente come nel caso delle ricette elettroniche. Oggi non sappiamo quale sia il problema tecnico, ma più fonti parlano di “sistemi sovraccarichi”. Ma come è possibile? L’infrastruttura sembra non essere resiliente e non è in grado di avere una capienza in linea con le esigenze, come sottolineato di recente anche da Federfarma.

E se non c’è questa resilienza digitale e tecnologica, non si va da nessuna parte. E non sorprende che per molti altri aspetti della nostra vita quotidiana, anche il settore pubblico si sia affidato alle grandi aziende tecnologiche che, evidentemente, non soffrono di questo tipo di problematiche. Sogei sarà mai in grado di offrire allo Stato delle soluzioni efficaci e in linea con quelle offerte da aziende private? Questa è la prima domanda che chi legifera dovrebbe, ancor prima di proporre e approvare leggi che non sono sostenibili dal punto di vista informatico.

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