Quali sono i domini che, oggi, rimandano a ChatGPT
Chat.com è solamente l'ultimo. Il posizionamento sul mercato dell'AI passa anche dai domini
07/11/2024 di Enzo Boldi
Nelle ultime ore si sta facendo un gran parlare della recentissima acquisizione del dominio chat.com da parte di OpenAI. Non si tratta di una migrazione del chatbot dell’azienda di San Francisco rispetto a quello originale, ma di un evidente consolidamento della propria posizione sul mercato. Non è, infatti, la prima volta che Sam Altman decide di investire svariate decine di milioni di dollari nell’acquisto di altri domini da cui parte il re-indirizzamento verso ChatGPT, il prodotto di punta della sua società di intelligenza artificiale.
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Come abbiamo spiegato nel nostro precedente approfondimento, OpenAI non ha commentato la notizia, limitando l’annuncio a uno scarno post su X pubblicato proprio dall’amministratore delegato dell’azienda Sam Altman. Sappiamo, però, che il prezzo di acquisto è compreso in una forbice tra i 15,5 milioni e i 25 milioni di dollari. Pagati tramite la cessione di azioni dell’azienda di San Francisco. Il “vecchio proprietario” del dominio chat.com, infatti, è il fondatore e CTO di HubSpot Dharmesh Shah che, sui social, ha raccontato di averlo acquistato all’inizio del 2023 (a titolo personale e non per conto della sua azienda) per una cifra di poco superiore ai 15 milioni di dollari e di averlo venduto – ora sappiamo che lo ha fatto a OpenAI – senza andare in perdita. E il quantitativo economico non è stato corrisposto in soldi, ma in quote azionarie.
Domini ChatGPT, quali rimandano al chatbot di OpenAI
Ma quello di chat.com è solo uno dei domini ChatGPT. Oltre all’indirizzo attuale (chatgpt.com), ne esistono anche molti altri. A partire dall’originale, quello lanciato sul mercato e che ha messo a disposizione di tutti gli utenti il primo assaggio del chatbot AI sviluppato dall’azienda di San Francisco: chat.openai.com. Con il passare del tempo e l’evoluzione dei prodotti, infatti, si è passati a una modifica del dominio originale, arrivando a quello attuale. Dunque, siamo già a quota tre domini che fungono da base per ChatGPT. A questo se ne aggiunge un altro che ha iniziato a re-indirizzare gli utenti verso ChatGPT dal febbraio del 2023. Parliamo di ai.com che sarebbe stato acquistato due anni prima per un valore intorno agli 11 milioni di dollari.