Showrunner in azione, ecco alcuni esempi dei prodotti della nuova piattaforma AI per il cinema

Al momento, ci si concentra soprattutto su cortometraggi d'animazione, in diversi stili: si passa dall'anime al tratto che caratterizza la Pixar

14/06/2024 di Gianmichele Laino

Impossibile dire che Showrunner, il nuovo strumento di intelligenza artificiale che punta a rivoluzionare completamente il mondo del cinema e anche la logica fruitore-produttore di un cortometraggio, abbia uno stile proprio. Tra i prodotti test che Showrunner ha già messo a disposizione sulla sua piattaforma e all’interno della sua gallery si fa fatica a ritrovare un cortometraggio che non sappia di già visto, già sentito, già ideato. È forse il limite più grande e – contemporaneamente – la sfida con cui si deve confrontare l’intelligenza artificiale: rendere riconoscibili i propri risultati e non far sì, al contrario, che siano la copia di un qualcosa che l’intelligenza umana ha già prodotto in passato.

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Stili di Showrunner: dall’anime al Pixar mode, ma manca il guizzo d’originalità

Al momento, tutte le clip (o – meglio – le vere e proprie puntate) che sono state caricate sulla piattaforma hanno un qualcosa di riconoscibile. Pixels ricorda tantissimo l’originale Cars, mentre Ikiru Shinu e Shadows over Shinjuku sono chiaramente dei prodotti anime. Consideriamo anche che, in fase di sviluppo, Showrunner ha realizzato anche degli episodi non autorizzati di South Park, la fortunata serie satirica di animazione che ha visto la luce per la prima volta nel 1997. Lo scorso anno sono stati rilasciati nove diversi episodi generati attraverso SHOW-1, la tecnologia che sta alla base di Showrunner e che hanno realizzato – complessivamente – 8 milioni di visualizzazioni, consentendo ai creatori della piattaforma di ottenere degli incontri con i principali OTT, tra cui Netflix, Paramount, Fox e Sony.

Sicuramente, il prodotto meglio riuscito fino a questo momento è Exit Valley, una serie che è disponibile anche nella versione alpha a tutti gli utenti (anche a chi non è in coda per l’iscrizione alla piattaforma) e che si ispira alle vicende della Silicon Valley, con riprese di personaggi ispirati a Mark Zuckerberg, a Elon Musk o a Sam Altman. Inoltre, un altro tentativo che Showrunner sta facendo è quello di trasformare nella propria cifra stilistica il concetto di Sim Francisco, una versione “aggiornata” di San Francisco che non è solo oggetto specifico di una serie (di cui è già stato pubblicato un episodio), ma è anche lo sfondo e l’ambientazione di diversi altri prodotti cinematografici.

Adesso, con l’ormai prossima apertura di Showrunner all’interazione con gli utenti (che – come già detto – non saranno soltanto spettatori, ma anche creatori dei contenuti), occorrerà comprendere quali saranno gli altri prodotti, che caratteristiche avranno e con quale tipologia di stile realizzeranno le proprie serie tv personalizzate. E monetizzabili.

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