BAC o Gold Apollo: chi ha prodotto I cercapersone esplosi simultaneamente in Libano e Siria

La Gold Apollo è stata prontissima nelle comunicazioni collegate ai cercapersona esplosi in Libano e Siria. Silenzio, invece, dalla BAC

18/09/2024 di Gianmichele Laino

Il fatto che i cercapersone esplosi in Libano e in Siria siano stati manomessi sposta immediatamente la lente d’ingrandimento sulle aziende coinvolte nella produzione del device. Da questo punto di vista, a quanto pare, sono due i brand coinvolti – Gold Apollo e BAC – che hanno utilizzato una comunicazione completamente diversa. Che questa strategia voglia evidenziare qualcosa? Quando è trapelata l’informazione che la Gold Apollo fosse la casa di produzione del modello AR-924 di cercapersone, quest’ultima si è affrettata a comunicare di non aver avuto nessun ruolo nella filiera dei quasi 3mila oggetti che sono esplosi tra le mani di Hezbollah.

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Fabbricazione cercapersone esplosi in Libano e Siria: la disfida dei due marchi

Hsu Ching-kuang, il fondatore e CEO della Gold Apollo, ha accolto i giornalisti presso i suoi uffici di Taipei. Ha affermato che gli oggetti non sono stati fabbricati dalla sua azienda, ma che quest’ultima aveva ceduto il proprio marchio a un’azienda con sede in Ungheria, la BAC: «Abbiamo autorizzato BAC a usare il nostro marchio per la vendita di prodotti in regioni specifiche – ha spiegato il CEO -, ma la progettazione e la produzione dei prodotti sono interamente gestite da BAC». Quest’ultima, al contrario, è stata molto parca nel fornire spiegazioni e, anzi, non ha rilasciato dichiarazioni.

Intorno alla mezzanotte del 17 settembre, poi, il prodotto che è stato coinvolto nell’attacco contro Hezbollah è addirittura sparito dal sito della Gold Apollo (dove, effettivamente, era messo in vetrina fino al fatto delittuoso):

Gold Apollo

Bisogna capire, adesso, quali responsabilità verranno attribuite alle aziende in questione o se, al contrario, verrà dimostrato un intervento sulla supply chain: non è detto che sia l’azienda produttrice a essere stata presa di mira e ad aver subito direttamente la manomissione; è possibile, invece, che questo attacco sia stato compiuto contro un fornitore. Da questo punto di vista, servirebbero indagini approfondite per chiarire questo mistero.

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