Sono in arrivo grandi novità sul Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0

All'inizio dell'estate ci sono state grandi contestazioni, soprattutto relative ai termini (non solo temporali) sul diritto di opposizione al trattamento dei dati. Ora il Garante Privacy ha cambiato (quasi) tutto

30/09/2024 di Enzo Boldi

Il tema è sempre lo stesso: quando si parla di dati personali dei cittadini, nel nostro Paese si continua ad avere un atteggiamento piuttosto lassista. Un argomento su cui anche la Pubblica Amministrazione e le istituzioni sembrano non voler sviluppare pochissimo dibattito e, soprattutto, una comunicazione (specialmente quando si devono mettere in evidenza i “diritti”) molto poco efficace e continuativa. Tutto ciò crea delle bolle polemiche che durano il tempo di un hashtag sui social network, prima di cadere nel dimenticatoio. E anche questa vicenda sembrava seguire lo stesso spartito, ma ora – grazie al lavoro di pochi – sono in arrivo delle grandi e importanti novità per quel che riguarda il cosiddetto “Fascicolo sanitario elettronico 2.0”.

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Piccolo riassunto delle puntati precedenti. Cos’è il FSE 2.0? Si tratta di uno strumento digitale che permette a ogni cittadino italiano di avere una cartella clinica personale e completa, accessibile online in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo. Dati sanitari, dunque. Quelli più “preziosi” e che devono godere di una tutela maggiore rispetto agli altri, proprio per la loro delicatezza. Questa soluzione permette un accesso al proprio storico, consultabile – dunque – da tutti i medici, rompendo quel confine – spesso anche tra Regione e Regione – che in molte occasioni portano a un ritardo nelle diagnosi. Ma saranno utilizzati anche per fini non prettamente sanitari. I messaggi-chiave della campagna di comunicazione istituzionale, dunque, erano i seguenti:

  • Il Fascicolo Sanitario Elettronico contiene in sicurezza dati e documenti sanitari.
  • Consente ai professionisti sanitari di consultare i tuoi dati e documenti sanitari per curarti ovunque, anche in situazioni di emergenza.

Poi c’è un altro aspetto, quello più controverso: il diritto all’opposizione. Ogni singolo cittadino (in realtà non tutti, come vedremo) aveva la possibilità di opporsi “al pregresso”: entro il 30 giugno del 2024, c’era l’opportunità di accedere a una sezione molto nascosta della piattaforma per evitare che fossero raccolti (e inseriti all’interno del fascicolo) i dati sanitari antecedenti al 19 maggio del 2020.

Fascicolo sanitario elettronico, le novità sul diritto all’opposizione

Una controversa modalità opt-out per esercitare il diritto di opporsi al pregresso che ha provocato moltissime polemiche che non sono state affatto infruttuose. Uno tra i primi a sollevare le critiche è stato – attraverso i suoi canali social e il suo blog – l’esperto DPO Christian Bernieri che ha messo in fila tutti i problemi relativi alla versione 2.0 del Fascicolo sanitario elettronico.

Un grido nel deserto di una comunicazione asettica (quella di Stato) che, fortunatamente, è stato ascoltato dal Garante per la Protezione dei Dati Personali. Nel monografico di oggi, approfondiremo i dettagli delle modifiche che a breve diventeranno effettive, soprattutto quelle relative all’estensione dello spazio temporale per poter procedere con il proprio diritto all’opposizione al pregresso e molte altre sfaccettature di una storia per tanti cambiata grazie alla tenacia di pochi.

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