La guerra ibrida che avanza

Categorie: Attualità, Mass Media
Da quando, nel 2022, è esploso il conflitto russo-ucraino, abbiamo sempre cercato di raccontare quanto la guerra - in questo preciso momento storico - non si combatta più soltanto sul terreno, per via aerea o via mare. Il concetto di guerra ibrida, sdoganato negli ultimi anni, prende in considerazione tutte quelle azioni che avvengono nell'ecosistema digitale (dagli attacchi hacker, fino al social engineering utilizzato per acquisire dati rilevanti) e nell'ecosistema mediatico (soprattutto le azioni di disturbo alla correttezza dell'informazione). In questa settimana appena trascorsa, come abbiamo avuto modo di vedere in un nostro monografico, ci sono stati episodi significativi di guerra ibrida che hanno fortemente condizionato l'ecosistema mediatico, partendo anche da azioni di cyberwar.

Gli episodi di guerra ibrida nel conflitto russo-ucraino della settimana appena trascorsa

Dal 7 ottobre in poi si è assistito a una serie di episodi che hanno riportato in alto il livello d'attenzione su quanto sta accadendo nella digisfera per ciò che riguarda Russia e Ucraina. Un gruppo di hacker filo-ucraini, ad esempio, ha condotto un attacco senza precedenti al network VGTRK, che gestisce tutti i canali della televisione di stato in Russia: attimi di panico e trasmissioni che sono andate in onda a regime ridotto, non senza precauzioni e sacrifici (come la necessità di utilizzare studi di registrazione d'emergenza) e non senza gravi problemi per il network (che ha minimizzato, nonostante l'impatto fosse stato davvero significativo). Ma è stata anche la settimana in cui in Ucraina il parlamento ha deciso che i suoi componenti non potranno più utilizzare Telegram sui dispositivi impiegati per svolgere le loro mansioni di rappresentanza dei cittadini. Si temono, attraverso l'app di messaggistica, intrusioni filo-russe. Infine, un tribunale distrettuale russo ha deciso di spiccare un mandato d'arresto per i giornalisti Rai Stefania Battistini e Simone Traini, in conseguenza del loro accesso a Kursk insieme all'esercito ucraino, con il fine di documentare l'avanzata di quest'ultimo oltre il confine russo. Ecco i riferimenti del nostro approfondimento su questi temi: