Elon Musk vuole cancellare anche gli hashtag da X

Per anni, è stata una vera e propria istituzione su cui si basava la vecchia Twitter. Adesso, il nuovo padrone di X ci ha spiegato che gli hashtag non servono a niente

18/12/2024 di Gianmichele Laino

Gli anni d’oro dei grandi hashtag. Che, a quanto pare, si sono conclusi miseramente grazie a un post su X di Elon Musk, l’uomo che ha comprato Twitter non per partecipare alla festa, ma per avere il potere di vederla fallire. Ovviamente, non stiamo parlando di un fallimento economico (dopo l’azione di tagli al personale e dopo le altre “ottimizzazioni” à la Musk, X sembra avere un futuro roseo e diversificato davanti a sé), quanto della distruzione della vecchia idea che stava dietro al social network, ovvero quella di raggruppare le discussioni dei suoi utenti attorno a delle tematiche di tendenza, rappresentate – appunto – dagli hashtag. Per inserirsi all’interno di una conversazione, occorreva saper utilizzare l’hashtag giusto: sul vecchio Twitter era anche un modo per intercettare del pubblico con degli interessi in comune. Adesso, tutto questo sembra svanito e lo ha confermato lo stesso Elon Musk.

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Hashtag su X: secondo Elon Musk sono completamente inutili

La richiesta di Elon Musk è piuttosto chiara: bisogna smettere di utilizzare gli hashtag, sia perché i meccanismi che regolano la distribuzione dei contenuti su X non ne hanno più bisogno, sia perché – sempre secondo il proprietario del social network – sono brutti da vedersi. E pensare che, un tempo, al di là della funzionalità che l’hashtag aveva su Twitter, questa forma di comunicazione era diventata iconica proprio grazie al social network ideato da Jack Dorsey. Da Twitter, poi, l’hashtag aveva pian piano conquistato tutti gli altri social network, era diventato centrale nella comunicazione e nel marketing (sia a livello politico, sia a livello economico). Si ricordano tweet iconici che erano fatti da hashtag e da poco altro. Avete presente questo?

Adesso, stando alle parole di Elon Musk, questo tweet non avrebbe la stessa diffusione del 2014, dove tutti quelli che parlavano di politica in Italia twittavano a suon di #lavoltabuona. Gli hashtag sono diventati degli slogan, la politica si era ridotta ad hashtag. Anni di teoria della comunicazione sono stati frantumati completamente dal post di Musk.

E ora ci si chiederà anche quanto peso avranno, all’interno dell’algoritmo di X, i criteri attraverso cui i contenuti vengono suggeriti agli utenti del social network, alimentando le voci di un controllo capillare da parte del board della piattaforma di ciò che deve essere virale. Al di là dell’argomento, al di là della profondità.

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