I vizi e le virtù degli Instagram Teen Accounts

La piattaforma social ha annunciato l'imminente arrivo anche in Italia. Molte sono le luci, ma c'è anche una grande ombra

14/12/2024 di Redazione Giornalettismo

Mentre il mondo cerca di legiferare – vedi il caso Australia – per limitare l’accesso alle piattaforme social ai minori, da Instagram sta per arrivare una grande novità legata proprio alla fruibilità della piattaforma per quel che riguarda gli adolescenti. A breve, infatti, arriveranno i cosiddetti Instagram Teen Accounts, ovvero quei profili con impostazioni di default dedicati agli utenti più piccoli. I cambiamenti sono importanti e strutturali. Innanzitutto, tutti coloro i quali hanno meno di 16 anni avranno il loro profilo impostato come “privato”. Inoltre, non potranno ricevere messaggi in DM da utenti che non seguono o con cui non hanno mai interagito. Tra le altre novità, c’è anche la modalità “sleep” che silenzia le notifiche (e invia messaggi automatizzati in quella fascia oraria) tra le 22 e le 7 di mattina, e l’avviso quando si superano i 60 minuti (nell’arco della giornata) all’interno dell’app.

Instagram Teen Accounts, tra vizi e virtù

Dunque, parliamo di un’iniziativa che va a colmare parte dei problemi dell’ecosistema social, come la “dipendenza”. Ma oltre alla salute mentale, si tenta di evitare fenomeni come l’hate speech e la visione di contenuti non adatti alla loro età. Inoltre, chi ha meno di 16 anni potrà modificare queste impostazioni di default solamente sotto la supervisione di un genitore o di un tutore maggiorenne. Questi ultimi, potranno rendere più rigide o meno stringenti alcune regole (come il tempo di permanenza) e potranno anche verificare le chat dei propri figli. Attenzione: non il contenuto, ma i profili con i quali interagiscono.

Novità importanti e ben definite che, però, non risolvono tutti i problemi. Senza la creazione di un sistema di verifica dell’età concretamente funzionante, alcuni degli account degli adolescenti potrebbe rimanere fuori da questo “ombrello” protettivo. Spesso e volentieri, infatti, i giovani si iscrivono ai social mentendo sulla loro data di nascita e questo renderebbe inapplicabili tutte queste restrizioni. Un problema generale che non riguarda solamente Instagram, ma tutte le piattaforme social.

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