Ma quindi, cos’è l’IT Wallet che partirà dal 23 ottobre?

Viene definito come "un sistema che razionalizza e migliora l'identità digitale e l'accesso a documenti e servizi pubblici in Italia". Vediamo i dettagli

17/10/2024 di Gianmichele Laino

È tempo di tornare a recuperare, tra le tante applicazioni dei nostri smartphone, l’app IO. Riaprirla, rispolverarla o – addirittura – riscaricarla. Se, infatti, dopo il periodo della pandemia (o, sporadicamente, quando era necessaria per fare application per un determinato bonus) questa applicazione era finita un po’ nel dimenticatoio, utilizzata soltanto da chi aveva costantemente a che fare con la pubblica amministrazione, adesso con il progetto IT Wallet tornerà a essere nuovamente centrale nelle vite quotidiane dei cittadini italiani. Proprio all’interno di questa app, infatti, sarà possibile attivare la funzionalità del portafoglio digitale (questa, con un po’ di libertà, dovrebbe essere la traduzione letterale dell’espressione IT Wallet), sul quale caricare tutti i nostri documenti, dalla patente, passando per la tessera sanitaria, fino ad arrivare alla carta europea per la disabilità. L’obiettivo, per il futuro, è quello di renderlo compatibile con tutti i documenti per fare a meno del cartaceo e per poter dialogare con le pubbliche amministrazioni attraverso i nostri smartphone.

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IT Wallet, cos’è e come funzionerà

La prima data – come vedremo nell’articolo dedicato alle tappe che caratterizzeranno la progressiva sostituzione delle tessere con l’IT Wallet – sarà quella del 23 ottobre, quando 50mila cittadini avranno la possibilità di testare le sue funzionalità. Ora, è bene capire quali saranno, almeno all’inizio, i campi di applicazione dell’IT Wallet nelle nostre attività quotidiane. Come si diceva, all’inizio i documenti che potranno essere caricati sono tre: patente, tessera sanitaria e carta europea della disabilità. Se pensiamo all’utilizzo che ne facciamo quotidianamente, capiamo in quanti contesti fisici questi documenti ci servono: per acquistare dei farmaci, ad esempio, oppure per soddisfare le richieste delle autorità durante un controllo stradale. La carta della disabilità, inoltre, serve per attestare la propria condizione di disabilità, ad esempio per l’accesso ad alcuni ambienti o per poter ottenere alcune agevolazioni – ad esempio – legate alla circolazione sui mezzi pubblici.

Se fino a questo momento era necessario per noi “indossare” fisicamente questi documenti (con le tessere che fanno gonfiare a dismisura i nostri portafogli o con l’elevato rischio di smarrimento di questi documenti, con tutte le conseguenze del caso – come le denunce presso le autorità competenti e le relative trafile per ottenere una nuova emissione del documento stesso), con IT Wallet la soluzione dovrebbe essere più agile. Digitalizzare i documenti, a cui sarà possibile accedere dal proprio smartphone, consente di avere una maggiore disponibilità del documento, minimizzare il rischio di smarrimento o furto dello stesso, avere un dialogo più rapido con la pubblica amministrazione.

Fino a questo momento, tuttavia, la data del 23 ottobre rappresenterà più che altro una tappa simbolica, sia per il numero esiguo di cittadini italiani che potranno accedere all’IT Wallet, sia per i pochi documenti che fino ad allora sarà possibile caricare digitalmente. L’app IO sarà accessibile – come sempre – attraverso lo SPID e la Carta d’identità elettronica. L’IT Wallet sarà corrispondente all’attuale sezione Portafoglio (dove fino a questo momento potevano essere caricati digitalmente alcuni documenti, come i propri bancomat o, per esempio, la Carta Giovani Nazionale). Dal 2025, ci si augura che le funzionalità dell’IT Wallet aumenteranno e potranno quindi allinearsi con quanto previsto dall’Unione Europea sulla digitalizzazione dei documenti negli stati membri.

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