Vi ricordate quando le linee guida per gli influencer erano l’emergenza nazionale?

All'inizio dell'anno sembrava essere un tema da affrontare con assoluta priorità. Ora, quel che doveva essere pubblicato a luglio è stato rinviato di tre mesi

29/06/2024 di Redazione Giornalettismo

La scadenza era fissata per il prossimo 3 luglio, ma ora tutto è stato rimandato di almeno tre mesi. Tra gennaio e febbraio, la priorità dell’Italia sembrava essere quella di trovare delle stringenti linee guida per quel che riguarda la regolamentazione del mondo degli influencer. Si doveva necessariamente trovare una quadra partendo da un documento proposto da Agcom per rendere più trasparente la comunicazione (soprattutto in termini di adv) dei content creator che popolano il mondo dei social. Sembrava essere un’urgenza indifferibile, ma a oggi siamo ancora in alto mare. Il tavolo tecnico (a cui partecipano, oltre alla suddetta Autorità, circa 70 persone che fanno parte di questo universo) si è incagliato su molti aspetti controversi.

Linee guida influencer non arriveranno a luglio

Dobbiamo, dunque, attendere altri tre mesi (forse) per avere il quadro generale della situazione. E sembra che le linee guida abbiano già subìto delle importanti modifiche, soprattutto per quel che riguarda l’identificazione di quei profili social che saranno soggetti agli aspetti più vincolanti del TUSMA. La versione iniziale delle linee guida puntava il mirino su coloro i quali avevano almeno un milione di followers cumulativi su tutti i social. Ora, invece, si parla di una soglia molto più bassa e non cumulativa. E dovrebbe anche sparire il concetto di “engagement rate”, sostituito dal conteggio medio delle views mensili. Dunque, cambia totalmente il paradigma.

Ricordiamo che quell’impellente emergenza era diventata argomento fondamentale immediatamente dopo il caso Ferragni e i pandori Balocco. Un evento che, secondo i più, avrebbe portato a una disaffezione del pubblico nei confronti di tutti gli influencer e i content creator. Le recenti analisi e sondaggi, invece, hanno rivelato come gli italiani ancora si fidino molto degli attori protagonisti sulle reti social. Forse anche troppo, visto che persino la Consob si è accorta del fenomeno degli influencer finanziari (o “fininfluencer”) che, in molti casi, dispensano consigli sugli investimenti senza essere iscritti all’albo, rischiando di diffondere informazioni false, manipolate e fuorvianti.

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