L’uso di smartphone e social influisce sul rendimento scolastico?

Una ricerca condotta dall’Università Milano-Bicocca in collaborazione con SUPSI prova a dare una risposta a questa domanda

03/07/2024 di Enzo Boldi

Da anni si discute sull’utilizzo degli smartphone all’interno delle scuole da parte degli studenti. Nelle ultime ore, il Ministro Valditara ha annunciato che le prossime linee guida (per l’anno scolastico 2024/2025) potrebbero essere ancor più restrittive rispetto a quelle indicate nella circolare del dicembre del 2024, soprattutto per quel che riguarda le scuole elementari e medie. Ma è reale l’influenza tra l’utilizzo delle piattaforme social e il rendimento scolastico?

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La ricerca condotta dal Dipartimento di Sociologia dell’Università Milano-Bicocca – in collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia, Centro Studi Socialis, Associazione Sloworking e finanziato dalla Fondazione Cariplo – ha analizzato le risposte ai questionari di diverse migliaia di studenti che frequentano le scuole in Lombardia e i risultati scolastici (in attesa di un confronto con i risultati della prova Invalsi). Il campione totale è di poco più di 6.600 adolescenti del secondo e terzo superiore, e questo studio progressivo porta il nome di EYES UP che vuol dire “Occhi in alto”, ma si tratta anche dell’acronimo di “EarlY Exposure to Screens and Unequal Performance” (Esposizione agli schermi e prestazioni diseguali).

Social e rendimento scolastico, c’è davvero un’influenza?

Lo studio è molto accurato e non si limita alla valutazione del rapporto tra utilizzo dei social e rendimento scolastico, andando anche ad analizzare – basandosi sulle dichiarazione dei giovani intervistati – altri aspetti di influenza sull’utilizzo delle piattaforme (e degli smartphone) sul livello di soddisfazione di molti aspetti della loro vita. Ma quel che ci interessa oggi è proprio questa influenza sui risultati scolastici e il progetto EYES UP ha preso come parametro di riferimento il voto dell’esame di terza media.

Social e rendimento scolastico

Molti studenti – circa il 30% del campione – hanno aperto il proprio profilo social (TikTok e Instagram su tutti) tra i 10 e gli 11 anni d’età, in concomitanza con il passaggio tra la scuola elementare e la scuola media. Circa il 25% ha effettuato il suo primo accesso sui social in seconda media, mentre il 17,2% in terza media. Ovviamente, tra gli intervistati c’è anche chi ha creato il suo primo profilo social quando ancora frequentava la scuola elementare e chi, invece, non ha mai avuto accesso alle piattaforme social.

Proprio questi dati sono stati messi in relazione al rendimento scolastico, prendendo come parametro di valutazione il voto ottenuto agli esami di terza media, emerge una correlazione basata sull’influenza dei social network anche sui risultati scolastici. Il grafico mostra una linea che tende a crescere: più precoce è stato l’accesso al mondo dei social, minore è il voto finale. Chi non ha mai avuto accesso ai social, ha ottenuto un voto finale (in media) più elevato. Un dato da non sottovalutare anche in relazione alla normativa italiana, che vieta l’accesso alle piattaforme social ai minori di 14 anni.

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