Macchine virtuali e container: tecnologie di virtualizzazione a confronto

Scopri le differenze tra macchine virtuali e container, le loro caratteristiche, vantaggi e svantaggi e come vengono utilizzate nell'industria IT

08/01/2025 di Redazione Giornalettismo

Nel mondo dell’informatica, la virtualizzazione si riferisce a una serie di tecniche che consentono di creare versioni virtuali di risorse hardware e software. Le due principali tecnologie di virtualizzazione sono le macchine virtuali e i container. In questo articolo, esploreremo cosa sono, come funzionano e quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna tecnologia, mettendole a confronto. La virtualizzazione è una tecnica utilizzata nell’industria IT per creare un ambiente operativo virtuale, separato dal sistema fisico sottostante. Questa tecnologia ha rivoluzionato il modo in cui le risorse hardware vengono utilizzate e allocate, migliorando l’efficienza operativa, riducendo i costi e accelerando lo sviluppo di applicazioni. Esistono due principali tecnologie di virtualizzazione: le macchine virtuali (VM) e i container. In questo articolo, esploreremo entrambe le tecnologie e discuteremo i loro vantaggi e svantaggi.

 

Cos’è una macchina virtuale

Una macchina virtuale (VM) è un’entità software che emula l’hardware di un sistema fisico, permettendo di eseguire sistemi operativi e applicazioni in un ambiente isolato. Le VM sono create e gestite da software di virtualizzazione, come VMware e VirtualBox, che agiscono come un’interfaccia tra l’hardware fisico e il sistema operativo ospite.

L’hypervisor gestisce le risorse hardware e le distribuisce tra le diverse VM, consentendo a più sistemi operativi di eseguire simultaneamente sullo stesso hardware fisico, come se fossero su macchine separate. Le macchine virtuali consentono di eseguire più sistemi operativi sullo stesso hardware, ottimizzando l’utilizzo delle risorse e riducendo i costi, e garantiscono unottimo isolamento tra i vari sistemi operativi e le applicazioni in esecuzione, garantendo sicurezza e stabilità.

Cos’è un container

Un container è una tecnologia di virtualizzazione che consente di eseguire applicazioni e processi in ambienti isolati, utilizzando un singolo sistema operativo condiviso. I container sono più leggeri delle macchine virtuali, in quanto non richiedono un sistema operativo separato per ogni istanza.

Invece, condividono il kernel del sistema operativo host, il che consente di ridurre l’overhead e migliorare le prestazioni. I container sono spesso utilizzati per implementare microservizi e applicazioni cloud-native. Gli strumenti più noti per creare e gestire container sono Docker e Kubernetes.

Confronto tra macchine virtuali e container

Le macchine virtuali e i container offrono entrambi soluzioni di virtualizzazione efficienti, ma presentano alcune differenze chiave in termini di prestazioni, risorse richieste e casi d’uso.

Le macchine virtuali offrono un alto livello di isolamento tra le diverse istanze, il che le rende adatte per eseguire applicazioni che richiedono ambienti completamente separati e personalizzati. Tuttavia, le VM richiedono più risorse rispetto ai container, poiché ogni VM esegue un sistema operativo completo. Questo può portare a un maggior utilizzo delle risorse hardware e a tempi di avvio più lunghi.

Al contrario, i container condividono il kernel del sistema operativo host, il che li rende più leggeri e veloci nell’esecuzione rispetto alle macchine virtuali. Questa caratteristica li rende ideali per lo sviluppo e il deployment di microservizi e applicazioni cloud-native, dove l’efficienza e la scalabilità sono priorità. Tuttavia, il livello di isolamento offerto dai container è inferiore rispetto alle macchine virtuali, il che può essere un fattore da considerare in base ai requisiti di sicurezza e stabilità delle applicazioni.

Vantaggi e svantaggi delle macchine virtuali

Le macchine virtuali offrono diversi vantaggi, tra cui l’isolamento completo delle risorse e la possibilità di eseguire sistemi operativi diversi sullo stesso hardware. Tuttavia, le VM richiedono più risorse rispetto ai container e possono essere più lente nell’avvio e nello spostamento tra ambienti. Ecco di seguito vantaggi e svantaggi elencati:

Vantaggi:

  • Isolamento completo tra le istanze, garantendo sicurezza e stabilità
  • Compatibilità con vari sistemi operativi e versioni
  • Gestione centralizzata delle risorse hardware attraverso l’hypervisor

Svantaggi:

  • Maggiore utilizzo delle risorse hardware rispetto ai container
  • Tempi di avvio più lunghi a causa del sistema operativo completo in ogni istanza
  • Scalabilità limitata rispetto ai container

Vantaggi e svantaggi dei container

I container forniscono un alto livello di portabilità, efficienza e velocità nell’esecuzione delle applicazioni. Sono ideali per lo sviluppo, il test e la distribuzione di applicazioni in ambienti di produzione. Tuttavia, i container dividono lo stesso sistema operativo, il che può comportare rischi per la sicurezza se non vengono adeguatamente isolati e protetti. L’elenco di vantaggi è svantaggi, quindi, è il seguente:

Vantaggi:

  • Efficienza e leggerezza grazie alla condivisione del kernel del sistema operativo host
  • Tempi di avvio più rapidi rispetto alle macchine virtuali
  • Elevata scalabilità e facilità di gestione, ideale per microservizi e applicazioni cloud-native

Svantaggi:

  • Isolamento inferiore rispetto alle macchine virtuali, con possibili implicazioni sulla sicurezza e la stabilità
  • Compatibilità limitata ai sistemi operativi basati sul kernel condiviso
  • Potenziale maggiore complessità nella gestione delle dipendenze delle applicazioni

Utilizzo delle tecnologie di virtualizzazione nell’industria IT

Nell’industria IT, sia le macchine virtuali che i container sono ampiamente utilizzati per supportare lo sviluppo, il testing e il deployment di applicazioni e servizi. La scelta tra le due tecnologie dipende dai requisiti specifici del progetto e dalle esigenze dell’organizzazione.

Le macchine virtuali sono spesso utilizzate in ambienti aziendali e data center per consolidare risorse hardware e gestire infrastrutture complesse. Grazie al loro elevato grado di isolamento, le VM sono adatte per eseguire applicazioni che richiedono ambienti di esecuzione personalizzati e sicuri. Inoltre, le macchine virtuali consentono alle organizzazioni di eseguire diverse versioni di sistemi operativi e applicazioni legacy sullo stesso hardware, facilitando la migrazione e l’aggiornamento delle infrastrutture esistenti.

I container, invece, sono particolarmente adatti per lo sviluppo e il deployment di applicazioni basate su microservizi e architetture cloud-native. La loro leggerezza e scalabilità li rendono ideali per ambienti dinamici e in continua evoluzione, come il cloud computing e i sistemi di integrazione e distribuzione continua (CI/CD). Grazie alla loro rapida implementazione e alla facilità di gestione, i container consentono agli sviluppatori di accelerare il processo di sviluppo e migliorare l’efficienza operativa.

Considerazioni di sicurezza

Entrambe le tecnologie di virtualizzazione presentano considerazioni di sicurezza specifiche. Le macchine virtuali offrono un elevato livello di isolamento, il che riduce il rischio di attacchi tra VM separate. Tuttavia, l’hypervisor è un componente critico che può essere vulnerabile agli attacchi se non viene mantenuto aggiornato e protetto. I container, essendo meno isolati, possono essere più esposti a rischi di sicurezza. Tuttavia, l’adozione di best practice come la limitazione dei privilegi e l’utilizzo di immagini di container sicure può mitigare tali rischi.

Studi di caso reali

Numerose organizzazioni hanno adottato la virtualizzazione per migliorare l’efficienza operativa e ridurre i costi. Ad esempio, aziende come Netflix e Spotify utilizzano container per distribuire rapidamente e in modo affidabile le loro applicazioni su larga scala. Allo stesso modo, molte aziende utilizzano macchine virtuali per consolidare i server e ridurre i costi energetici e di manutenzione.

Esistono anche delle macchine virtuali “usa e getta”, si tratta di Multipass. Il sistema di virtualizzazione in questione funziona du qualsiasi piattaforma desktop e si avvia velocemente proprio come piace agli sviluppatori che devono svolgere dei test.

Tendenze emergenti e innovazioni nel campo della virtualizzazione

Le tecnologie di virtualizzazione, quindi, continuano a evolvere per soddisfare le crescenti esigenze del settore IT. Le tendenze emergenti includono la virtualizzazione delle funzioni di rete (NFV), che mira a semplificare la gestione delle reti, e l’adozione crescente di soluzioni ibride che combinano macchine virtuali e container per ottenere il massimo da entrambe le tecnologie.

Le macchine virtuali e i container sono due tecnologie di virtualizzazione che offrono vantaggi e svantaggi diversi. La scelta tra VM e container dipende dalle esigenze specifiche dell’organizzazione e dell’applicazione. È importante valutare attentamente le caratteristiche di ciascuna tecnologia e considerare le implicazioni in termini di sicurezza, prestazioni e gestione delle risorse prima di prendere una decisione. Con l’evoluzione continua delle tecnologie di virtualizzazione, è probabile che vedremo ulteriori innovazioni e miglioramenti che renderanno ancora più semplice ed efficiente l’utilizzo di macchine virtuali e container nell’industria IT.

Continuando ad approfondire la conoscenza delle tecnologie di virtualizzazione, è possibile prendere decisioni informate su quale soluzione sia più adatta alle esigenze specifiche di un’organizzazione o di un progetto. Tenendo conto dei diversi aspetti delle macchine virtuali e dei container, è possibile implementare la soluzione più efficiente ed efficace per le proprie esigenze. Con l’avanzamento delle tecnologie e l’adozione di best practice, la virtualizzazione continuerà a essere un elemento chiave nello sviluppo e nella distribuzione di applicazioni nel futuro.

Share this article