Cos’è e come funziona la Mappa dei Comuni digitali

ANCI e dipartimento per la transizione digitale lavoreranno a stretto contatto per fare il più grande censimento della digitalizzazione nei comuni italiani

18/10/2024 di Gianmichele Laino

Prima di parlare di digitalizzazione dei comuni italiani, occorre capire a che punto si trova il processo in questo momento. Perciò, un anno fa, tra ANCI e dipartimento per la Transizione digitale è stato firmato un accordo che prevede, oltre all’Accademia dei Comuni digitali, anche una sorta di censimento dei servizi tecnologici e in rete presenti all’interno dei paesi italiani al di sotto dei 5mila abitanti, quelli più sensibili da questo punto di vista. Stiamo parlando della Mappa dei Comuni digitali, un progetto ambizioso, definito come un’indagine unica a livello nazionale, per portata e caratteristiche, per intercettare le esigenze del territorio sul tema.

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Mappa dei Comuni digitali, le caratteristiche principali

La Mappa dei comuni digitali consiste, innanzitutto, in un questionario. Quest’ultimo servirà a stabilire degli obiettivi per determinare alcune linee di intervento relative alla digitalizzazione: in che modo i Comuni sono pronti alle sfide tecnologiche, di network e di connessione? In che cosa si può migliorare? Quali possono essere le priorità future e le sfide di ciascun Comune nell’ambito della digitalizzazione? I dati e gli applicativi utilizzati sono in sicurezza? Quanto impatta la digitalizzazione sui processi amministrativi? Sono questi alcuni degli argomenti che sono stati trattati nel questionario che concorrerà alla realizzazione della Mappa dei comuni digitali.

La lettera che comunica le modalità di partecipazione al questionario è arrivata sulla scrivania dei sindaci italiani l’11 luglio 2024 (54 domande per i comuni più grandi, 43 per i comuni più piccoli): vertice amministrativo, RTD, responsabile IT o altro referente scelto dall’amministrazione potranno essere i delegati alla risposta del questionario che concorrerà alla realizzazione della Mappa. Fino al mese di settembre, le istituzioni potranno fornire supporto ai comuni per la compilazione del questionario stesso; dopodiché, tra ottobre e dicembre, verrà effettuata l’analisi dei risultati, i dati verranno integrati con fonti terze (già a disposizione di ANCI e del dipartimento per la Transizione digitale) e verrà stilato un rapporto. Quest’ultimo sarà reso noto a dicembre 2024.

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