La storia di Mark Violets e l’effetto dei trend su internet (non solo sui social)

Una trollata social è diventata una fake news di portata globale. Le ricerche su Google lo confermano

15/07/2024 di Enzo Boldi

Un post su X all’interno di quell’ecosistema/bolla chiamata “Twitter calcio” ha dato vita a una delle più paradossali fake news a livello globale. Nelle ore successive all’attentato a Butler (in Pennsylvania) in cui è rimasto ferito l’ex Presidente – e candidato Repubblicano alle prossime Presidenziali americane – Donald Trump e in cui ha perso la vita Corey Comperatore, c’è un nome e un volto diventato virale sui social e nelle ricerche globali su Internet: Mark Violets. L’immagine – comparsa non solo sulle piattaforme, ma anche in alcuni notiziari televisivi – è quella del giornalista italiano Marco Violi. Ed è così che un’attività di trolling online è diventata una delle bufale più impattanti in tutto il mondo.

LEGGI ANCHE > L’analisi della trollata del calcio Twitter italiano che è diventata una fake news mondiale

Come abbiamo raccontato nel nostro precedente approfondimento, tutto è partito da un post pubblicato da un account che conta quasi 20mila followers su X.

Una notizia falsa che è stata ripresa non solo sui social network (basti pensare che su X è diventato uno dei trend principali a livello globale), ma anche da alcune trasmissioni di approfondimento giornalistico.

Se quel che accade sui social rimanesse sui social, il problema rimarrebbe grave, ma circoscritto. Se giornali, testate e telegiornali prendono “notizie” trapelate dai social come fonte attendibile, la questione diventa sicuramente più grave e impattante.

Mark Violets, la storia e i trend su internet

Perché la portata internazionale della bufala su Mark Violets (traduzione letterale in inglese di Marco Violi), con tanto di fotografia, entra di diritto nell’enciclopedia delle criticità della rete. La conferma dell’impatto di questa fake news a livello mondiale arriva dalle ricerche effettuate su Google proprio nelle ore successive all’attentato di Butler e della prima condivisione di quel post fake su X. Questa, per esempio, è lo specchio di quel che è accaduto in Italia.

Dal post su X alle riprese. Possiamo notare come la ricerca di Mark Violets sul motore di ricerca più utilizzato in Italia sia diventata trend proprio dopo la condivisione del post. In questo grafico abbiamo inserito anche il confronto con un’altra ricerca (quella sul nome “Marco Violi”). Come detto, l’impatto di questa fake news è stato mondiale. Questo è quel che è successo negli Stati Uniti.

Anche in questo caso, c’è stato il picco nelle ricerche mentre sui social impazzava la condivisione della foto di Marco Violi e del suo nome “storpiato” in inglese, soprattutto legate a queste query:

Un trend di ricerca su Google che ha coinvolto buona parte del Mondo. Il nome di Mark Violets (e l’immagine di Marco Violi) è stato citato anche all’interno di alcuni canali Telegram russi. E l’effetto è stato il seguente.

Dunque, la condivisione sui social di una bufala come questa è stata oggetto di ricerche in tutto il mondo, soprattutto in quei Paesi in cui sono avvenute molteplici condivisioni sulle diverse piattaforme. Piccolo inciso: nel grafico sulla Russia sembra che ci fossero state delle ricerche su “Mark Violets” anche il 10 luglio. Si tratta di un errore nelle metriche di Google, con dati consolidati a una data errata.

Share this article