Meta AI non arriverà in Europa. Almeno per ora

Le polemiche, le accuse e le denunce hanno bloccato quel che doveva accadere dal prossimo 26 giugno

22/06/2024 di Redazione Giornalettismo

La “furbata” tentata da Meta per portare la sua Intelligenza Artificiale nel Vecchio Continente non è piaciuta all’Europa. Quella notifica, quel modulo da compilare per non dare il consenso che – di fatto – era implicito e di default è stato blocco e, almeno per il momento, Meta AI non sarà a disposizione degli utenti UE e del Regno Unito. Tutto doveva diventare effettivo a partire dal prossimo 26 giugno, con l’entrata in vigore della nuova informativa sulla privacy valida per Facebook, Instagram e Threads, ma 11 esposti presentati presso altrettanti Garanti Privacy degli Stati membri (compreso quello italiano) hanno portato a quella che potremmo definire una “pausa di riflessione”.

Meta AI in Europa per ora non arriverà

A concordare lo stop con l’azienda di Zuckerberg è stato il Garante per la Privacy Irlandese (DPC) che ha competenza sul Big Tech di Menlo Park per questioni geografiche (Meta ha a Dublino la sua sede europea). I motivi che hanno portato a questa sospensione sono molti: si parte dal “legittimo interesse” utilizzato da Menlo Park come base giuridica per giustificare il trattamento dei dati utenti per addestrare la sua AI fino al poco trasparente modulo per revocare il consenso all’utilizzo degli stessi per quel fine. Un approccio opt-out preferito a uno opt-in, con quest’ultimo che avrebbe tutelato maggiormente gli utenti.

E Meta come l’ha presa? Innanzitutto occorre sottolineare come la soluzione sia in fase di stallo dopo un accordo di massima con il Garante Privacy. Però, l’azienda di Zuckerberg – che è anche alle prese con le imminenti accuse di violazione del DMA (Digital Markets Act) per la questione del modello “Consent or Pay” – sostiene che ci si una sorta di accanimento contro lei, tirando in ballo anche la concorrenza (Google e OpenAI).

Share this article