L’assist del Consiglio di Stato a Meta nella contesa con SIAE

Il parere arrivato nelle scorse ore dà all'azienda di Zuckerberg un'arma in più in questa trattativa diventata quasi eterna

13/07/2024 di Redazione Giornalettismo

Un parere destinato a cambiare gli equilibri del braccio di ferro che va avanti da mesi tra Meta e la SIAE. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dalla holding di Mark Zuckerberg sulla sentenza del TAR che confermava la delibera di AGCM e l’accusa di abuso di dipendenza economica nei confronti della Società Italiana Autori ed Editori durante le fasi di negoziazione per stipulare un nuovo contratto di licenza di utilizzo delle opera musicali protette da copyright. Dunque, quel paradigma non sussiste più e sono cambiate le carte in tavola di questa trattativa che prosegue – senza successo – dall’inizio del 2023. Ora, però, ad avere più frecce al proprio arco è proprio l’azienda che gestisce Instagram e Facebook.

Meta-SIAE, cosa ha deciso il Consiglio di Stato

Il parere indica alcuni dettagli molto importanti. In particolare, oltre al sottolineare come Meta non abbia perpetrato un abuso di dipendenza economica, è stata introdotta una distinzione fondamentale che avrà dei riflessi sulle trattative: Instagram e Facebook non sono servizi di streaming (come Spotify & Co.), ma hanno al loro interno una audio library. Dunque, non è previsto un pagamento delle royalties in base alle riproduzioni di una determinata canzone, ma l’accordo economico si basa su un prezzo forfettario per l’inserimento dei brani all’interno di questa libreria messa a disposizione degli utenti. Inoltre, i due social di Meta non hanno la caratteristica di quegli strumenti per la fruizione musicale.

Ed ecco che le carte in tavola sono state ribaltate. L’accordo transitorio in essere (più volte rinnovate) è in scadenza il prossimo 31 agosto. Cosa può succedere ora? Meta può sicuramente sfruttare questa decisione per avere una posizione più forte nella trattativa e potrebbe riproporre quello stesso accordo rifiutato da SIAE all’inizio del 2023. Ma è possibile anche che si possa trovare una via mediana tra le richieste di SIAE e l’offerta di Meta. C’è, però, anche uno scenario nefasto: stop definito alla trattativa e la musica SIAE che sparisce (di nuovo) da Instagram e Facebook.

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