Il filo comune tra Italia e USA sui “migranti che mangiano cani e gatti”

Bufale e fake news dette in televisione e con un megafono importante rappresentato da Elon Musk

14/09/2024 di Redazione Giornalettismo

Smentito in diretta durante il primo (forse ultimo?) duello televisivo n vista delle imminenti Presidenziali USA. Nonostante ciò – e nonostante le evidenze – Donald Trump si è auto-proclamato vincitore (attaccando la ABC News) e non chiedendo scusa per aver diffuso una clamorosa fake news per tirare acqua al suo mulino. Nel corso del dibattito con Kamala Harris, il candidato Repubblicano ha detto che in Ohio – più precisamente nella città di Springfield – i migranti haitiani rapirebbero cani e gatti. E non solo: li mangerebbero anche. Una bufala – smentita in diretta dai moderatori – fatta circolare nei giorni precedenti dagli spin doctor Repubblicani e rilanciata anche da quello che oramai, sembra rappresentare al meglio il ruolo di stratega della comunicazione di Trump: Elon Musk.

Migranti mangiano cani e gatti, la bufala di Trump

Una fake news rilanciata sui social, con contenuti e ricostruzioni false visualizzate da oltre 50 milioni di utenti grazie al “trucchetto” dell’algoritmo che “premia” i contenuti di Musk e quelli che sostengono (basti pensare al mancato intervento delle Community Notes) la causa Repubblicana in vista del voto. E non c’è solamente questo. Dagli stessi ambienti della destra americana, con riprese anche da parte dei media russi, è stata diffusa anche la bufala sugli orecchini indossati da Kamala Harris nel corso del dibattito. Nonostante le evidenze, in molti hanno creduto alla bufala degli auricolari-suggeritori. In realtà si trattava di un prodotto di Tiffany.

A meno di due mesi dal voto, dunque, la comunicazione – social e mediatica – di Donald Trump si arricchisce di metodi molto noti all’Italia. Perché la narrazione sui migranti che mangiano i cani è figlia proprio della destra italiana, come accaduto quattro anni fa (ma anche anni prima) a Lampedusa. E a fare da megafono a tutta questa disinformazione c’è proprio Elon #Musk che si sta prendendo, di diritto, l’etichetta del novello Steve Bannon.

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