Durov promette di migliorare la moderazione dei contenuti su Telegram

Dopo il fermo in Francia, il fondatore e CEO dell'app di messaggistica istantanea ha preso un impegno che, però, non è in linea con l'intero contenuto del suo messaggio

09/09/2024 di Enzo Boldi

Diversi interventi sono arrivati nel corso delle ultime ore, con l’aggiornamento dell’app. Altri, invece, sono stati promessi dalla voce social del fondatore e CEO. Dopo il fermo in Francia di un paio di settimane fa, sembra che i nodi alla moderazione su Telegram siano venuti al pettine. Ci sono state, infatti, alcune modifiche strutturali con la rimozione e sostituzione di alcune funzioni e, inoltre, c’è stata anche una modifica alle FAQ relative alle risposte sulla segnalazione di gruppi, canali e chat illegali. A tutto ciò si unisce la promessa fatta da Durov su un miglioramento delle attività di controllo di queste segnalazioni.

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Si cerca, dunque, di trovare una quadra. Ma solo a una piccola parte delle accuse mosse nei confronti della piattaforma in quell’indagine contro ignoti che ha portato al fermo di Pavel Durov al suo sbarco a Parigi. Perché, occorre sottolinearlo, una delle principali critiche mosse all’applicazione di messaggistica istantanea è quella di mancata collaborazione con le autorità in caso di indagini su attività illecite e illegali che proliferano all’interno della piattaforma. Dunque, la moderazione Telegram è solamente lo specchietto per le allodole dell’intera vicenda.

Moderazione Telegram in aumento, la promessa di Durov

Sta di fatto, che in un post pubblicato su X e su Telegram, Durov – dopo aver ritenuto incomprensibile il suo fermo in Francia – ha sottolineato di essere a conoscenza che una “piccola parte” degli utenti utilizzi Telegram per attività illegali e, dunque, promette una stretta (ma non si sa di che tipo e con quale intensità) per quel che riguarda la moderazione.

«Mentre il 99,999% degli utenti di Telegram non ha nulla a che fare con la criminalità, lo 0,001% coinvolto in attività illecite crea una cattiva immagine per l’intera piattaforma. Ecco perché quest’anno ci impegniamo a trasformare la moderazione su Telegram da un’area di critica a una di lode». In che modo? Non si sa. Durov fa sicuramente riferimento al blocco – arrivato nelle scorse ore grazie al nuovo aggiornamento – di alcuni contenuti multimediali caricati attraverso lo strumento di blogging automatico presente sulla piattaforma. Una funzione- Telegraph – che, ora, è stata sostituita visto che – come evidenziato da Durov stesso – è stata «utilizzata impropriamente da attori anonimi».

 

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