E non finisce qui: l’AI di Meta sbarca anche nel mondo dei podcast
NotebookLlama sarebbe in grado di modulare il tono di voce, di riproporre e montare una storia sonora a partire da un testo scritto. Quale futuro per il podcast?
31/10/2024 di Gianmichele Laino
E se i podcast, da questo momento in poi, fossero appannaggio dell’intelligenza artificiale? Tra i lavori che Meta sta portando avanti con i suoi strumenti di AI – oltre all’accordo con Reuters di cui vi abbiamo parlato in un altro articolo del nostro monografico di oggi -, c’è sicuramente quello di NotebookLlama, ovvero la funzione open source che riesce a produrre podcast e che si inserisce in un solco già aperto da Google (NotebookLM). Insomma, basta che un utente scriva un testo e lo sottoponga a questo strumento per avere un effetto sorprendente: la storia verrà modulata da una voce che riesce a riprodurre diverse tonalità (e che si sta allontanando sempre di più dalle versioni robotiche degli assistenti vocali) e sarà anche montata all’occasione.
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Cos’è NoteboookLlama e come si fanno i podcast con l’AI
Al momento, gli effetti sembrano migliori per la versione del tool proposta da Google, ma Meta intende colmare il gap e proporsi come player anche per questo nuovo formato, che sta coinvolgendo un numero importante di spettatori (anche se fa fatica a convertire questo coinvolgimento in monetizzazione e pubblicità). La sensazione è che si possa andare incontro – com’è capitato anche per gli articoli scritti grazie ai tool di intelligenza artificiale – a una sorta di discount del podcast, con una decisa sferzata verso una specializzazione (sia per il giornalismo, sia per l’intrattenimento) che – nella versione umana – stava ancora trovando una propria dimensione.
Notebook Llama, in ogni caso, non farebbe altro che migliorare e arricchire ulteriormente la proposta di Llama 3, una famiglia di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) che è arrivata, ormai, alla sua terza generazione. Il tool per i podcast punta tantissimo sulla sua usabilità e sul fatto di essere davvero alla portata di tutti. Una prospettiva che può favorire sicuramente la generazione e la creazione di contenuti, ma che contribuirà sicuramente a diminuire la qualità dell’offerta. Oggi, è chiaro ed evidente a tutti come per fare un podcast non basti esclusivamente parlare, né effettuare le giuste pause e i giusti tagli al montaggio. È necessario introdurre testimonianze, elementi originali, pluralità di voci. Sicuramente NotebookLlama potrà industrializzare le prime azioni, ma non potrà di certo intervenire sulle seconde. Forse, quindi, per i podcast d’autore c’è ancora una speranza. Ma anche qui, nella sfida impari all’intelligenza artificiale, i margini si stanno assottigliando.