Vedete che non serve il Piracy Shield per sconfiggere la pirateria?

L'operazione Taken Down è la testimonianza di come un lavoro coordinato possa essere la risposta corretta alla diffusione di contenuti illegali. Senza dover spendere soldi in piattaforme di dubbia efficacia e in grado di generare solamente caos

28/11/2024 di Enzo Boldi

Un lavoro coordinato tra sette Paesi, durato circa due anni, ha portato a sgominare una vasta rete di pirateria informatica audio-visiva. Non solo partite di calcio, ma anche film e serie tv trasmessi illecitamente attraverso piattaforme illegali. L’operazione Taken Down – così è stata ribattezzata – è l’esatto esempio di come, unendo le forze, si possa veramente combattere (difficile, se non impossibile, debellarlo completamente) il fenomeno della pirateria online. Ed è anche la testimonianza di come non servano piattaforme ad hoc come Piracy Shield, che costano milioni di euro ogni anno ai contribuenti e oltre a non essere efficaci, sono anche dannose per l’ecosistema della rete.

LEGGI ANCHE > La maxi-retata che ha colpito la pirateria audiovisiva in Europa

Ascoltando le dichiarazioni della Procura di Catania – che ha coordinato l’operazione in cooperazione con Eurojust ed Europol -, non vi è traccia del sistema Piracy Shield. Dunque, questi arresti e l’individuazione di oltre 22 milioni di utenti (sparsi tra i vari Paesi) che hanno avuto accessi illegali a contenuti protetti da copyright non ha nulla a che vedere con il sistema tanto difeso da (buona parte dei componenti) Agcom, dal governo, dalle emittenti televisive e dalla Lega Serie A.

Operazione Taken Down, senza il Piracy Shield

Non vi è traccia di alcun riferimento al Piracy Shield. Neanche all’interno del comunicato stampa diffuso dalla Polizia postale italiana al termine dell’operazione Taken Down:

«Gli approfondimenti investigativi svolti dalla Polizia Postale hanno, infatti, consentito di individuare le sedi estere, in Romania e ad Hong Kong dove sono stati rintracciati 9 server attraverso i quali veniva diffuso in tutta Europa il segnale audiovisivo piratato, che il personale della Polizia Postale, con la collaborazione delle omologhe forze di polizia estere, ha provveduto a spegnere. Sono stati, inoltre rintracciati in Inghilterra ed in Olanda 3 amministratori di livello superiore della struttura informatica investigata ed 80 pannelli di controllo dei flussi streaming per i vari canali (IPTV) nella disponibilità degli indagati sull’intero territorio nazionale». 

E il sistema Piracy Shield? Niente. Questa enorme rete è stata sgominata con il lavoro, senza “usufruire” delle prestazioni della piattaforma. Forse perché è questo l’unico modo per lottare contro la pirateria, senza cercare risposte in soluzioni arzigogolate completamente inefficaci e dannose per l’ecosistema internet.

 

Share this article