La Lega ha candidato Elon Musk per il premio Sacharov

L'iniziativa è coordinata dai "Patrioti per l'Europa"

20/09/2024 di Enzo Boldi

Fa molto sorridere che coloro i quali si battono (a parole) per la libertà di parola sostengano una persona che utilizza un algoritmo per decidere quali “pensieri” debbano essere premiati in termini di visualizzazione. Come al solito, però, tutto fa propaganda ed ecco che i “Patrioti per l’Europa” – gruppo del Parlamento UE di cui fa parte anche la Lega – hanno deciso di candidare al “Premio Sacharov 2024” proprio quell’Elon Musk che si erge a martire del “free speech” senza realmente esserlo, ma solo per ottenere un riscontro economico e di consensi strategici.

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Ma cos’è il Premio Sacharov? Si tratta di un riconoscimento europeo dedicato a coloro i quali (singoli od organizzazioni) si sono distinti per garantire la libertà di pensiero a persone che lottano per il rispetto dei diritti umani e le libertà fondamentali. Ogni singolo gruppo dell’Europarlamento, proprio nel mese di settembre, deve presentare il proprio candidato. Dopodiché sarà una giuria – composta dalle Commissioni AFET e DEVE – a decidere i tre finalisti. Il vincitore, nel mese di ottobre, sarà deciso attraverso una votazione da parte della Conferenza dei Presidenti, con la premiazione prevista a dicembre.

Premio Sacharov 2024, la Lega candida Elon Musk

Dunque, la Lega e gli altri partiti che fanno parte del gruppo dei Patrioti per l’Europa (dall’estrema destra francese guidata da Nardella, ai nazionalisti di Orban in Ungheria), hanno puntato tutto su Elon Musk.

Un premio per chi difende la libertà di espressione del proprio pensiero che vuole essere intitolato a chi blocca gli utenti indesiderati, premia i contenuti dell’estrema destra, non punisce chi insulta (dal razzismo al bullismo) sulla piattaforma, celebra la diffusione di materiale pornografico e, soprattutto, gestisce e amministra un algoritmo che porta i suoi contenuti in vetta al feed di tutti (anche di chi non lo segue). Bel modo di difendere la libertà di parola.

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