La moderazione di YouTube vale solo se si muovono “grandi attori”?

L'ultimo caso è quello di Nintendo che ha mosso accuse - per violazione di copyright - nei confronti del canale Retro Game Corps

02/10/2024 di Redazione Giornalettismo

Se quando si segnala la disinformazione su YouTube la piattaforma non ha una pronta reazione e non rimuove immediatamente (in alcuni casi non lo fa proprio) quei contenuti, quando si parla di violazione del copyright la reazione è repentina e, praticamente, immediata. E lo è ancor di più se la richiesta arriva da una grande e influente azienda (o personaggio), come confermato dalla vicenda che riguarda il canale “Retro Game Corps”.

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Prima di entrare nel dettaglio di questa vicenda, occorre mettere in evidenza un aspetto. Se è vero, come abbiamo dimostrato, che le maniche di YouTube nella lotta alla disinformazione siano molto larghe, quel che accade quando arriva una segnalazione per violazione del copyright è molto diverso: la piattaforma interviene quasi immediatamente e rimuove i contenuti oggetto delle denunce. Dunque, sorprende fino a un certo punto quel che è accaduto e sta accadendo al canale “Retro Game Corps”, finito nel mirino del gigante dei videogiochi Nintendo.

Retro Game Corps, il canale YouTube nel mirino di Nintendo

Il canale, creato nell’agosto di quattro anni fa, conta – a oggi – oltre mezzo milione di iscritti con oltre 100 milioni di visualizzazioni sui video pubblicati. Si tratta di un progetto che ha come obiettivo quello di recensire le console portatili vecchi sistemi “vintage” di videogiochi. E proprio questi contenuti non sono piaciuti a Nintendo, che da tempo ha avviato numerose azioni legali contro tutti gli attori della rete che parlano di questi argomenti, sostenendo che si tratti di violazione del copyright.

«Il mio video Wii U è stato rimosso e ho ricevuto un altro avvertimento sul copyright, anche se questo video di presentazione non era diverso da tutte le demo tecniche e le recensioni che ho fatto in precedenza su questo canale», si legge nel messaggio condiviso dal gestore e titolare del canale su YouTube. Dunque, è la conferma che quando si tratta di violazione del copyright, la piattaforma ha una reazione celere. Soprattutto se a richiedere la rimozione dei contenuti è un grande attore della scena. Come Nintendo.

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