Sta tornando il riconoscimento facciale su Instagram e Facebook (ma non in Italia)
A tre anni dalla sua abolizione, Meta ha deciso di reintrodurlo per prevenire le truffe sui social
31/10/2024 di Enzo Boldi
Era il 2021 quando Menlo Park un enorme passo indietro, dettato dalle proteste e dall’occhio di bue puntato dai Garanti Privacy europei, sul riconoscimento facciale all’interno delle piattaforme social di Meta. Si tratta di quello strumento che, tra le tante cose, consentiva di aggiungere tag “automatici” alle nostre fotografie, scovando l’utente da taggare in base al suo volto. Il tutto in modo automatizzato. Ora, tre anni dopo, si torna a parlare di riconoscimento facciale, ma per questioni differenti. Ma resta un punto: queste funzioni, attualmente in fase di test, non saranno disponibili in Europa e nel Regno Unito.
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Un tempo, il “face recognition” di Meta veniva utilizzato identificare i volti delle persone presenti in una foto o in un video pubblicato su Instagram. Il sistema confrontava i dati biometrici presenti in quell’immagine con quelli relativi ai singoli utenti iscritti alla piattaforma, in modo tale da “facilitare” il tag. Questo strumento, però, portò a numerose controversie e nel novembre del 2021 Menlo Park decise di fare un passo indietro, rimuovendo questa funzione e cancellando miliardi di dati accumulati nel corso degli anni (il riconoscimento facciale fu introdotto su Facebook nel 2010) per il corretto funzionamento di questo strumento.
Riconoscimento facciale Meta, il grande ritorno
E ora sta tornando. Almeno in fase di test. Ma l’obiettivo non è quello dei tag alle foto e ai video, ma per cercare di combattere – secondo le spiegazioni ufficiali – il fenomeno delle truffe che corrono sui social. Soprattutto quelle che utilizzano i volti di ignari personaggi famosi (anche con l’uso dell’intelligenza artificiale). Secondo quanto trapelato, infatti, si vuole mettere a freno il cosiddetto “celeb-bait”. In che modo? Il riconoscimento facciale entra in funzione sulle inserzioni e l’alert scatta quando una di queste viene etichettata come “sospetta”. Qualora fosse confermato l’utilizzo del volto famoso per una campagna di spam (o truffa), l’inserzione sarà immediatamente bloccata.