È guerra aperta tra le etichette musicali e l’AI

Nel mirino delle major americane ci sono due software: Suno e Udio. Entrambi accusati di violazione del copyright per l'addestramento

29/06/2024 di Redazione Giornalettismo

Ancora una volta, l’intelligenza artificiale è al centro di un contenzioso legale. Questa volta non sono gli attori, né i giornali. A intentare causa a due software AI, comparsi nel mercato digitale negli ultimi mesi, sono state le principali etichette musicali americane. Da Sony Music Entertainment, Universal Music Group Recordings e Warner Records: sono tutte contro Udio e Suno. Si tratta di due strumenti che utilizzano l’AI per generare canzoni, con tanto di musica, testo e voce. L’accusa è, ovviamente, quella di violazione del diritto d’autore: stando ad alcuni test effettuati sulle due piattaforme, i brani generati hanno attinto a piene mani (in alcuni casi si tratta di un vero e proprio copia&incolla) da canzoni tutelate da copyright. L’esempio più emblematico riguarda un brano di Mariah Carey: inserendo un prompt definito, il sistema ha restituito l’iconica canzone “All I want for Christmas is you”.

Suno e Udio, i due pericoli AI per il mondo della musica

Le due aziende che hanno sviluppato i software si sono difese in modo contraddittorio. Pubblicamente hanno detto di non aver violato il copyright per addestrare le loro AI, mentre nella fase pre-contenzioso hanno fatto riferimento al “fair use”, una serie di eccezioni – previste dal Copyright Act americano – che, secondo loro, permette di utilizzare brani tutelati da diritto d’autore per scopi di ricerca. Soprattutto se il contenuto utilizzato viene “trasformato”. Ma non sembra essere questo il caso, viste le risposte fornite dalle due piattaforme.

Sta di fatto che questa vicenda accende un faro su quelle eccezioni che stanno diventando sempre più la regola. Dunque, l’attuale versione della legge sul copyright negli USA appare essere più che obsoleta al tempo dell’AI. Ed è un principio che molti cantanti hanno ribadito in una lettera/appello che chiede di limitare gli abusi dell’intelligenza artificiale per salvaguardare il futuro della musica. Anche perché, la portata di queste soluzioni AI è immensa. Basti pensare a Microsoft che si è immediatamente piombata su Suno inserendo un plugin su Copilot per generare musica.

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