Il ruolo dell’AI nella videosorveglianza di Parigi 2024

Una legge francese del 2023 ha individuato proprio i Giochi Olimpici come il terreno di prova di questi strumenti. Senza, però, il riconoscimento facciale

16/07/2024 di Enzo Boldi

Oltre al supporto agli atleti e ai giudici, ci sarà un’altra forma di intelligenza artificiale che farà il suo esordio in Francia proprio nel periodo Olimpico e Paralimpico. Si tratta delle telecamere di videosorveglianza AI che entreranno in funzione nel corso di tutte le settimane dei Giochi di Parigi 2024 per mitigare rischi legati alla sicurezza dei cittadini. Si tratta di telecamere CCTV installate in moltissimi luoghi della capitale francese. Attenzione, però: sono alimentate su diversi algoritmi e non prevedono il riconoscimento facciale.

LEGGI ANCHE > Quelle di Parigi saranno le Olimpiadi dell’intelligenza artificiale

D’altronde, la Francia si è mostrata più volte critica nei confronti del riconoscimento facciale nel corso del lungo iter che ha portato all’approvazione definitiva dell’AI Act europeo. E, infatti, la legge approvata nella primavera del 2023 – quella in cui si indica con l’inizio delle Olimpiadi di Parigi 2024 l’avvio del perimetro temporale (che si concluderà a marzo 2025) in cui sarà sperimentato questo sistema di videosorveglianza.

Videosorveglianza Parigi 2024, ma senza riconoscimento facciale

Ma di cosa si tratta? Le telecamere CCTV installate in tutta la città si basano su un software chiamato “Cityvision”, uno dei prodotti sviluppati e commercializzati dall’azienda francese Wintics. All’interno del testo della legge e del susseguente decreto attuativo – che ha ottenuto il via libera anche del Garante Privacy francese, si fa riferimento alle aree di intervento:

  • presenza di oggetti abbandonati;
  • presenza o uso di armi;
  • circolazione comune;
  • presenza di persone in aree vietate;
  • presenza di persone cadute;
  • movimenti delle folle;
  • densità troppo elevata;
  • principi di incendio.

Dunque, stando a quanto scritto nella legge, la videosorveglianza Parigi 2024 agirà non sulle persone, ma sugli eventi. Inoltre, prima dell’approvazione definitiva, è arrivato il parere del Garante Privacy che ha imposto – di fatto – che non fosse applicata alcuna dinamica legata al riconoscimento facciale. L’articolo 2 del decreto, infatti, dice esplicitamente:

«Le operazioni di trattamento di cui all’articolo 1 si limitano a segnalare, in tempo reale, all’attenzione degli agenti preposti alla visione delle immagini riprese dalle telecamere di protezione e dagli aeromobili, la presenza degli eventi di cui all’articolo 3. Spetta a questi agenti per confermare la segnalazione o per fugare il dubbio. Non utilizzano alcun sistema di identificazione biometrica, non trattano alcun dato biometrico e non implementano alcuna tecnica di riconoscimento facciale. Non possono effettuare alcuna riconciliazione, interconnessione o collegamento automatizzato con altri trattamenti di dati personali. Essi non producono alcun altro risultato e non possono, da soli, costituire la base di alcuna decisione individuale o di alcun atto giudiziario».

Dunque, almeno per il momento, la videosorveglianza in Francia sarà attiva solamente in un determinato lasso di tempo e in linea con quando indicato all’interno dell’AI Act. Senza riconoscimento biometrico.

Share this article