All’origine di “Mark Violets”: cos’era successo ai tempi della Violination

Perché, se qualcuno avesse avuto buona memoria, la brutta figura su Mark Violets si sarebbe potuta evitare

15/07/2024 di Gianmichele Laino

«Intellettuali, giornalisti, attori e attrici, cantanti, tenniste che ascoltano uno spazio su Twitter di un utente – aveva commentato così su Twitter Marco Violi, ai tempi della Violination –. Poi in RAI e nei loro sproloqui al concertone del primo maggio si indignano sul fascismo». Se qualcuno avesse immediatamente ricordato quel dettaglio, avendo la prontezza di intervenire, si sarebbe evitato – forse – il clamore collegato alla bufala su Mark Violets. Già, perché gli attori – più o meno – sono stati gli stessi, anche se lo scopo era diverso: nel 2021, con la Violination, si voleva mettere in piedi una sorta di parodia (non apprezzata, né autorizzata da chi di questa parodia era stato bersaglio), adesso – a 3 anni di distanza – si è creata una vera e propria fake news globale. 

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La Violination come precedente della fake su Mark Violets

Era il 18 novembre 2021. Nel cuore della notte – quando avevano iniziato a spopolare gli space di Twitter (sulla scia di un social che, ormai, entra a buon diritto nell’elenco dei relitti dell’internet, ovvero Clubhouse) – una lunga diretta audio aveva fatto partire alcune parodie e imitazioni rispetto all’operato del direttore del sito romagiallorossa.it, Marco Violi. La più famosa – qualcuno lo ricorderà – conteneva al suo interno il refrain SO-LA-NO. Chi aveva partecipato a quel fenomeno social istantaneo (in pochissimo tempo, oltre 26mila tweet da ogni parte del mondo, un qualcosa che ha avuto una portata gigantesca) – compresi alcuni personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport, oltre che rinomati influencer – non aveva immediatamente capito quello che stava succedendo. Vi ha semplicemente partecipato, come se fosse una delle tante stranezze che solo i social network riescono a generare.

Il promotore di quello spazio è stato il medesimo che – con la sua falsa breaking news – ha fatto partire la fake news di Mark Violets come presunto assalitore di Donald Trump. L’oggetto della Violination prima e della fake news poi è stato sempre Marco Violi, il giornalista che si occupa delle vicende del mondo giallorosso, noto al Twitter Calcio italiano. Sarebbe bastato mettere insieme i pezzi per capire che le dinamiche – sebbene con strumenti diverse – erano le stesse.

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