Elon Musk vuole cacciare i giornali da X

Il proprietario della piattaforma gioca con gli algoritmi fin dal suo acquisto. Ora ha ufficializzato un qualcosa di piuttosto evidente: il social è strutturato per penalizzare i post che contengono i link

26/11/2024 di Enzo Boldi

Il fatto che Elon Musk sia allergico alle critiche e sia un grande contestatore di quelli che lui stesso definisce “legacy media” (i media tradizionali) è una verità che tutti sanno. La sua posizione sul tema si è amplificata durante la campagna elettorale per le Presidenziali americane, anche perché molti quotidiani – online e non – hanno dedicato approfondimenti per smentire le fake news condivise dall’uomo più ricco del mondo sulla sua piattaforma. E ora è ufficiale: quel luogo social che era nato – almeno secondo la vulgata comune – come uno spazio molto utilizzato dai giornalisti sta diventando un ambiente digitale che non prevede più la presenza dei giornali. A confermarlo è un’ammissione dello stesso Musk su X che penalizza quei post che contengono i link. Dunque, soprattutto i post dei giornali online.

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Da settimane, infatti, Musk continua a postare – quasi compulsivamente – un messaggio che va a coinvolgere (seppur solamente in parte) anche l’ecosistema dell’informazione.

«You are the media now». Media non fa riferimento solamente alla stampa, ma ai “mezzi di comunicazione”. Si tratta, ovviamente, di un macro-contenitore utilizzato dialetticamente da Musk per sottolineare come dopo la vittoria di Trump – con il suo “zampino” – si sia arrivati a una nuova fase anche per l’informazione. Un’informazione che parte dal basso, ovvero dai cittadini. Una sorta di modello di “giornalismo partecipativo 3.0”.

X penalizza i link, Musk vuole cacciare i giornali?

Dunque, il singolo utente è il mezzo per diffondere le notizie. O la propria versione della realtà, seguendo il suo motto “free speech”. Ed è questo il modello che sta portando avanti Elon Musk, ma per farlo ha deciso di entrare a gamba tesa contro i media tradizionali, andando a penalizzare quei post in cui sono presenti i link. Dunque, la totalità dei post condivisi sulla piattaforma dalle testate telematiche. Un concetto ribadito anche nelle ultime ore.

«Un errore molto comune è credere che i media tradizionali mentano solo su argomenti che si conoscono bene. No, mentono su tutto. Quali sono le probabilità che mentano solo su cose di cui sei specificatamente a conoscenza? I media tradizionali sono una macchina che massimizza i clic, non una macchina che massimizza la verità!». Questa sembra essere la pietra tombale sulla sopravvivenza dei giornali online su X. E, come racconteremo nel monografico di oggi, l’ennesima spinta verso l’alto a informazioni non veritiere sulla piattaforma.

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