In che modo Putin sta facendo pressione sui social in vista delle elezioni in Russia

Dipenderà dai grandi colossi, dal loro cedere o meno, la misura in cui opposizione e cittadini potranno anche solo dire la propria sulla rielezione di Putin

08/06/2021 di Ilaria Roncone

Delle pressioni che la Russia sta esercitando negli ultimi mesi sulle big tech companies occidentali siamo tutti a conoscenza. Tra le multe a Google Russia e le multe a Twitter Russia per la mancata rimozione di contenuti bollati come vietati e Youtube e TikTok che – subite le pressioni – hanno ceduto, il piano del governo russo in vista del voto parlamentare entro fine anno in Russia si fanno sempre più chiari. E, almeno finora, sta funzionando senza particolari intoppi. Fai agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te, insomma, considerato che il paese di Putin ha interferito con le scorse elezioni Usa facendo disinformazione in rete e sfruttando proprio quei social sui quali oggi sta facendo pressione per evitare che vengano utilizzati dagli oppositori politici per fare critica nei mesi prima delle elezioni Russia 2021, previste per il prossimo settembre.

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Censura dei social media in vista delle elezioni Russia 2021

Sin dall’inizio di quest’anno in Russia il governo ha cominciato a fare pressioni per il voto che dovrebbe tenersi a fine anno. Una vera e propria serie di norma anti-dissenso hanno cominciato ad essere approvate, dalle radicali restrizioni per le proteste politiche alla censura dei social media. Sulle piattaforme social le pressioni vanno sempre più aumentando mano a mano che si va avanti – come sottolinea anche il Wall Street Journal – e i social che dalla Russia vengono utilizzati per influenzare l’estero ora sono sotto scacco.

Numero crescente di post classificato come illegale

Un numero sempre maggiore di post su tutti i grandi social network – a partire da Twitter, Youtube e TikTok – viene etichettato dal governo russo come illegale e non in linea con le leggi del paese. Successivamente viene fatta una richiesta di rimozione dei contenuti in questione e, finora, ha sempre funzionato. I contenuti che vengono etichettati sono tutti quelli antigovernativi che vanno contro Putin: Youtube ha rimosso temporaneamente i collegamenti a determinati contenuti dell’opposizione, TikTok ha rimosso o cambiato alcuni video che criticavano il governo e incitavano alle proteste e Twitter si è detto pronto a lavorare per rimuovere determinati contenuti bollati come illegali.

Internet è e rimane il luogo più difficile da controllare ma, tramite questa opera di pressione sui social network la manipolazione di Putin potrebbe essere estremamente incisiva. Tanto dipenderà dalla risposta dei colossi social chiamati in causa e da quanto sceglieranno di essere condiscendenti rispetto ad atteggiamenti di questo tipo.

(Immagine copertina: Canva)

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